La Nuova Sardegna

Olbia

Gallura in lutto per la morte di Tomaso Panu

Gallura in lutto per la morte di Tomaso Panu

Intellettuale di primo piano, sindaco Dc di Tempio negli anni Settanta. Oggi i funerali in cattedrale

23 dicembre 2019
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TEMPIO. È stato uno dei principali motivi d’orgoglio della comunità tempiese e per questa ragione la sua scomparsa lascerà il segno in profondità. A 82 anni, compiuti lo scorso novembre, è morto ieri Tomaso Panu, protagonista della storia tempiese degli ultimi sessanta anni, uomo di grande cultura, punto di riferimento della comunità intellettuale non solo di Tempio, città in cui è nato e si è formato. Di Tempio Tomaso Panu è stato anche sindaco democristiano per nove anni dal 1970 all 1980, Panu era cresciuto politicamente sotto l’ala ispiratrice di Paolo Dettori e sotto gli insegnamenti di quel senso dell’attivismo sociale di matrice cattolica che va da Giuseppe Dossetti ad Aldo Moro. Lo statista Dc che ebbe modo di conoscere durante gli anni del suo mandato amministrativo. In quell’occasione Moro chiese informazioni al sindaco del suo rapporto con gli studenti del liceo classico di cui era insegnante. Segno che Moro, politico e insegnante, aveva compreso in pochi istanti che in Tomaso Panu le due dimensioni dell’uomo di scuola e del cattolico militante erano inscindibili. Scrittore prolifico, conferenziere brillante e arguto, Tomaso Panu ha insegnato filosofia e storia al liceo Dettori sino al 1998. Ha diretto per tanti anni il periodico diocesano “Gallura e Anglona” seguendo una linea editoriale dialettica e dialogica esattamente come il suo stile di intellettuale sempre aperto al confronto. È difficile trovare nella storia della scuola tempiese degli ultimi cinquant’anni un insegnante così amato e stimato dagli studenti. Da Maritain ai saggi di Bauman sulla società liquida, non c’è stato campo della ricerca filosofica di cui non si sia occupato. Ha spesso voluto condividere con gli studenti studi e ricerche. È stato così nel 1988 quando pubblicò “Cronache tempiesi”, un libro scritto a più mani perché il professore volle allora coinvolgere gli studenti di due sue classi. È stato perciò un pioniere di quella didattica laboratoriale, di un modo di fare scuola, oggi molto apprezzati e praticati. A Tempio e alla sua storia ha dedicato scritti diventati riferimenti imprescindibili. Due, in particolare: “Storia di Tempio e della Gallura” (2010) e “Gli Scolopi a Tempio” (2015). Panu è stato anche autore di opere di storia e filosofia onorando in questo modo i due maestri della ricerca storica, Raffaello Morghen e Federico Chabod, di cui fu allievo a Roma. I funerali si terranno oggi, alle 15, nella cattedrale. (g.pu.)

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