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Olbia

Olbia, allungamento del tunnel opera possibile ma l'iter è lungo

di Serena Lullia
Olbia, allungamento del tunnel opera possibile ma l'iter è lungo

La demolizione delle sopraelevate e la viabilità alternativa inserite nel nuovo Puc. Tutti i passaggi che il progetto dovrà superare per ottenere via libera e risorse

04 gennaio 2020
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OLBIA. Quando lanciò l’idea di abbattere le sopraelevate molti pensarono a una goliardica affermazione. I più maligni a un diversivo per distogliere l’attenzione da temi amministrativi spinosi. Il sindaco Settimo Nizzi ha invece inserito la demolizione delle due arterie stradali sospese sul mare nelle linee guida del Puc. E insieme alla Regione lavora per sbriciolarle e progettare il tunnel che sarà la viabilità alternativa. «Per realizzare il progetto servirà un anno – spiega il primo cittadino –. Ci sono tempi lunghi per avere tutte le autorizzazioni perché non stiamo facendo i lavori nel cortile di casa. Parliamo di un’opera complessa. Serviranno poi due anni per la realizzazione. Crediamo che questa possa essere un’opera strategica per la quale si possano ottenere finanziamenti ministeriali».

La priorità secondo il primo cittadino è l’abbattimento della sopraelevata sud, quella che con i suoi piloni di cemento ficcati nel mare impedisce di vedere l’isola di Tavolara. Alla base una motivazione a metà tra estetica e ambiente. L’opera, funzionale per decongestionare il traffico estivo ma una manna divina anche extra stagione, ha un innegabile impatto a livello visivo.

Realtà o fantasia. L’amministrazione crede nell’allungamento del tunnel per rimpiazzare le sopraelevate. Di certo non un percorso in discesa, ma fattibile. Nizzi dice il vero quando sostiene che si tratti di un’opera complessa che ha bisogno di molte autorizzazioni.

La progettazione. Serve una gara per affidare la progettazione, preliminare e definitiva. Il bando europeo se lo aggiudicherà chi presenterà l’offerta economicamente più vantaggiosa.

Procedura di Via. Il progetto definitivo dovrà poi ottenere la Via, la valutazione di impatto ambientale. La Via, in base al tipo di opera, è regionale o ministeriale. Nel secondo caso si allungherebbero i tempi. Lunga la lista degli enti coinvolti: Demanio, Capitaneria, Autorità portuale, Soprintendenza, Provincia, Regione. Per ottenere la Via servono mediamente 5 mesi. Sempre che non ci siano imprevisti.

Conferenza di servizi. Una volta ottenuta la Via il progetto dovrà essere portato in conferenza di servizi. Dopo il rilascio dei nulla osta di tutti gli enti seduti al tavolo si passa alla gara di appalto. Segue l’aggiudicazione provvisoria, quella definitiva e poi l’avvio del cantiere.

Soldi soldi soldi. Esiste un Fondo con cui lo Stato finanzia le opere pubbliche. Risorse vincolate, che per legge possono essere spese solo per quel tipo di interventi. Ed è a quel fondo che il Comune punta per trovare i soldi necessari per allungare il tunnel. Senza tralasciare però la strada dei bandi europei.
 

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