La Nuova Sardegna

Olbia

«Grandi nomi per l'estate e per il Capodanno 2021 a Olbia»

di Roberto Petretto
«Grandi nomi per l'estate e per il Capodanno 2021 a Olbia»

L'assessore al Turismo archivia il successo del concerto di Elisa e guarda avanti. «Le risorse non sono un problema: abbiamo i proventi della tassa di soggiorno»

05 gennaio 2020
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OLBIA. Questa volta il Capodanno di Olbia ha dato la paga a tutti in Sardegna. Ne hanno parlato anche alcuni Tg nazionali e il bilancio degli operatori è stato entusiastico. Gongola l’assessore al Turismo, Marco Balata, che sui grandi eventi sta scommettendo e raccogliendo molto: «C’è una strategia, c’è una programmazione attenta fatta dalla Giunta a seguito anche delle proposte del sottoscritto. Si aggiunga poi un sindaco dinamico che accoglie sempre questi progetti così importanti».

L’ambizione, affatto nascosta, è di fare di Olbia la capitale dell’intrattenimento: «La strategia è nata già dopo il nostro insiediamento. Siamo convinto che con queste iniziative si possa creare economia, indotto, ma soprattutto visibilità turistica per Olbia e per la Sardegna in generale. Non a caso abbiamo puntato fortemente su eventi sportivi di una certa caratura come l’aquabike e il ritorno del rally mondiale». Ma Jovanotti e Elisa dicono che c’è dell’altro: «Poi ci siamo resi conto che i grossi eventi musicali sono quelli che fanno spostare maggiormente sia il turista sardo, soprattutto durante il periodo invernale, e sia chi arriva da fuori dell’isola. Anche in questi giorni per il concerto di Elisa c’erano un sacco di suoi fan al seguito e la stessa cosa si era verificata con Jovanotti».

I nomi contano e al Comune di Olbia sono intenzionati a tenere alta l’asticella del livello: «Non è semplice mantenere lo standard qualitativo - dice Balata -, però le difficoltà si superano con la qualità. Io sono contento sia per il risultato in città che per i complimenti ricevuti da chi era dietro il palco. Persone che sono ai vertici della musica italiana, dal direttore di produzione a chi gestisce logistica e suono». È importante conoscere le persone giuste: «Si crea una rete di contatti per cui si può andare a discutere direttamente con i manager degli artisti - dice ancora l’assessore -. Sicuramente un volano molto importante è stato il concerto di Jovanotti perché, per la prima volta, Olbia offriva un concerto a pagamento di quelle dimensioni. Però anche il Capodanno prima con i Maneskin era andato bene».

Ma è già tempo di archiviare i complimenti e di rimettersi a lavorare. «Sto già ragionando sul quello che potrebbe essere l’artista del Capodanno 2021 o sul nome di chi potrebbe accompagnare l’estate olbiese. Qualcuno in testa l’ho già. A metà gennaio, come al solito, farò una serie di incontri a Milano perché i manager dei grandi artisti sono lì». Commercianti ne operatori turistici sono entusiasti: «È l’obiettivo dell’amministrazione. Se è vero che da un lato c’è un investimento importante, dall’altro c’è una ricaduta è forse dieci volte quanto abbiamo investito».

Difficile trovare le risorse? «Assolutamente no. Noi abbiamo un’imposta di soggiorno che ci permette di far fronte a questo tipo di investimenti. Quest’anno abbiamo stanziato circa un milione e 700, un milione e 800». In passato con l’autorità portuale c’è stato qualche problema. Il Molo Brin semra essere un posto ideale per questo genere di manifestazioni: «Sappiamo bene che è di competenza dell’Autorità portuale che ringrazio per averci messo a disposizione l’area anche questa volta - dice Balata -. Per il concerto di Jovanotti qualche polemica c’è stata, ma serviva un po’ di spregiudicatezza nell’individuare gli spazi. Queste sfide mi piacciono e alla fine si è trovata la quadra e anche l’Autorità portuale ci ha supportato. Quell’area si presta, per qualità e sicurezza. E poi è vicina al centro e tutti gli operatori della zona ne possono trarre benefici».

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