La Nuova Sardegna

OLBIA. Era stato rassicurato più volte dalla maggioranza che la provincia Gallura non sarebbe stata affondata dal centrodestra come dalla giunta Pigliaru e dal Pd. Ma al consigliere regionale Giuseppe Meloni, che nella battaglia per l’autonomia ci ha sempre messo la faccia, le parole non bastano più. «È trascorso un anno ma sul tema del riordino degli enti locali il tempo sembra essersi fermato al mese di gennaio 2019 – attacca –. Con almeno due differenze importanti. Un anno fa la proposta di legge per istituire la provincia del Nord Est aveva superato lo scoglio della Commissione Autonomia e si trovava in aula a un passo dal traguardo. A oggi non c’è stata alcuna proposta della giunta in questo senso, nonostante gli impegni assunti in campagna elettoraleper un intervento nei primi sei mesi del nuovo mandato, seguiti da continui proclami in questo primo scorcio di legislatura. Un anno fa il territorio del Nord Est Sardegna era rappresentato in Regione da due consiglieri di maggioranza e due assessori; oggi da ben cinque consiglieri di maggioranza e tre assessori, tra i quali proprio l’assessore agli Enti locali, competente per materia. Insomma, nuova amministrazione regionale ma problemi vecchi e irrisolti, talvolta aggravati, anche su questo tema, nonostante le tante promesse fatte». Meloni rinfresca la memoria al centrodestra. «Ovviamente resto a disposizione nell'interesse collettivo – dice – ma se, come temo, la maggioranza non riuscisse a presentare una proposta organica in tempi decenti, insisto nel chiedere che si porti avanti la proposta di legge numero 6 sulla specifica istituzione della provincia del Nord Est Sardegna, che ho sottoscritto ad aprile dello scorso anno con i colleghi galluresi Giovanni Satta e Dario Giagoni, autorevoli esponenti della maggioranza. Basta chiacchiere da parte della maggioranza, ora occorrono i fatti».