La Nuova Sardegna

OLBIA. Dopo le sollecitazioni dei consiglieri regionali Giovanni Satta e Giovanni Antonio Satta, il 20 gennaio si terrà ad Alà dei Sardi un incontro per definire problemi e soluzioni per quanto riguarda la realizzazione del 3° e 4° lotto della strada Abbasanta-Olbia, nonché l'impegno per la riqualificazione della strada provinciale 24, che collega la statale 389 con Padru e con la statale 131 dcn. All’incontro saranno presenti l’assessore regionale ai Lavori pubblici Roberto Frongia e il commissario della Provincia di Sassari Pietrino Fois. In generale, si parlerà della viabilità in Gallura, dalla Tempio-Olbia (con il rifacimento della strada franata a Monte Pino) alla Olbia-Sassari e alla Olbia-Arzachena-Santa Teresa. «Non si può più aspettare – dice Giovanni Satta, consigliere regionale Psd'Az e già sindaco di Buddusò – occorre accelerare l'iter per completare l'appalto del 3° lotto e provvedere immediatamente a predisporre il progetto esecutivo e il conseguente appalto del 4° lotto per il quale la Regione ha già stanziato nel 2017 15 milioni di euro». «Sono stanziamenti risalenti nel tempo e che non sono stati spesi – aggiunge Giovanni Satta – visto che la stessa situazione si presenta per la riqualificazione della sp 24 per la quale esiste un finanziamento di quasi 10 milioni di euro risalente al 2007. La soluzione ottimale sarebbe spostare i 15 milioni di euro originariamente destinati al 4° lotto, per la riqualificazione della sp 24, per un importo totale di 25 milioni di euro, sufficiente al completamento dell'opera. Questa importante strada che collega l'alto Monte Acuto e il Goceano con Olbia consentirebbe a questi territori di uscire dall'isolamento causa di crisi economica e demografica che ha portato negli ultimi anni alla perdita di 7mila abitanti». Una ulteriore richiesta da parte dei due consiglieri regionali riguarda la necessità di procedere immediatamente alla spendita dei 400mila euro destinati ai lavori del tratto tra Buddusò e Alà dei Sardi, che in diversi punti è pericoloso. «Purtroppo – dice ancora Giovanni Satta – la realizzazione di queste opere è resa più difficile dalla soppressione della Provincia di Olbia Tempio e dalla grave carenza di personale».