La Nuova Sardegna

Olbia

L’investitrice sotto l’effetto della droga

di Tiziana Simula
L’investitrice sotto l’effetto della droga

Arrestata per omicidio stradale dopo il risultato del test per gli stupefacenti. Oggi l’autopsia del pensionato

10 gennaio 2020
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BADESI. Guidava sotto l’effetto della cocaina, la quarantenne di Trinità d’Agultu che mercoledì sera a bordo della sua Volkswagen Polo ha travolto Paolo Canavese, pensionato di 76 anni, residente a Trinità d’Agultu, mentre attraversava la strada nella centralissima via Nazionale, a Badesi, morto sull’ambulanza durante il trasporto verso l’ospedale civile di Sassari. La donna, Patrizia Mela (pittrice), è risultata positiva al test per le sostanze stupefacenti. Non era ubriaca (come emerso in un primo momento), ma aveva assunto droga. Era stata arrestata subito dopo l’incidente e messa ai domiciliari dove si trova tuttora: è accusata di omicidio stradale.

La Procura di Tempio – titolare del fascicolo è il procuratore Gregorio Capasso – ha aperto un’inchiesta per fare luce sulla dinamica e sulle cause della morte del pensionato. Questa mattina nell’Unità operativa di medicina legale dell’Asl di Sassari verrà eseguita l’autopsia sulla salma da parte del consulente tecnico nominato dalla Procura, incarico che è stato affidato al medico legale Salvatore Lorenzoni.

Dai primi rilievi eseguiti dai carabinieri del nucleo radiomobile di Valledoria e dai colleghi della stazione di Trinità d’Agultu, intervenuti sul posto, è emerso che il pensionato sarebbe stato centrato in pieno dall’auto mentre attraversava sulle strisce pedonali. L’uomo, secondo una prima ricostruzione, stava percorrendo un tratto di marciapiede in via Nazionale, poi, la decisione di passare sull’altro lato della strada. Si sarebbe quindi diretto verso le strisce pedonali e appena iniziato ad attraversarle, sarebbe stato travolto dalla Volkswagen. Un impatto fortissimo. Fatale per il pensionato. Scaraventato a terra dopo il violento urto contro l’auto. Sarà ora l’autopsia a stabilire la causa esatta della sua morte.

Paolo Canavese era originario di Priola, un comune nella provincia di Cuneo. Dal 2001 si era trasferito a Trinità D'Agultu, dove abitava da solo nella frazione di Paduledda.

È stato investito nel centro di Badesi, in via Nazionale, attorno alle 18,30 di mercoledì, e le sue condizioni sono apparse subito molto gravi ai primi soccorritori: il personale del 118 ha cercato di rianimarlo sul posto, poi lo ha trasferito sull’ambulanza per tentare una disperata corsa verso l’ospedale di Sassari: tutto inutile. Troppo gravi le ferite e i traumi subiti dal corpo del pensionato nel doppio urto: prima con l’auto e poi con l’asfalto. È stata la stessa donna che lo ha investito a chiamare i soccorsi, sconvolta per averlo travolto. Ai carabinieri arrivati sul posto avrebbe raccontato di non aver visto l’uomo mentre attraversava e quindi di non essere riuscita a frenare in tempo. Sono scattati gli accertamenti: i militari l’hanno accompagnata al pronto soccorso di Tempio dove è stata sottoposta ai prelievi di sangue, risultando positiva all’assunzione di sostanze stupefacenti. È stata quindi arrestata con l’accusa di omicidio stradale. «Attendiamo l’operato dei militari che stanno ricostruendo ancora la dinamica dell’incidente così da poter, sulla scorta degli accertamenti e delle risultanze, approntare la difesa più opportuna», dice il suo difensore, l’avvocato Filippo Orecchioni, che ieri sera è andata a trovarla nella sua abitazione, dove si trova ai domiciliari.

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