La Nuova Sardegna

Olbia

Discarica, via libera all’ampliamento

di Giandomenico Mele
Discarica, via libera all’ampliamento

La Provincia autorizza le modifiche all’impianto di trattamento di Spiritu Santu

14 gennaio 2020
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OLBIA. La Provincia ha dato il via libera all’autorizzazione integrata ambientale per le modifiche all’impianto di trattamento dei rifiuti della discarica del Cipnes a Spiritu Santu. Di fatto si tratta dell’ultimo atto di un complesso iter che ha coinvolto anche la Regione e il Comune di Olbia. Un passaggio decisivo per autorizzare una serie di interventi diretti ad aumentare la capacità dell’impianto del Consorzio industriale, ma che durante questi anni avevano scatenato le dure proteste soprattutto della popolazione di Murta Maria.

Gli interventi. Il progetto di adeguamento della discarica consiste in primo luogo nella realizzazione ed esercizio di un nuovo modulo di discarica indipendente, per una superficie pari a 40.000 metri quadrati, corrispondenti a circa 4 ettari, per una volumetria complessiva di rifiuti pari 157.456 metri cubi. Si tratta di un volume che corrisponde a circa 150 mila tonnellate, suddivisa in due lotti, per lo smaltimento dei residui non recuperabili di rifiuti non pericolosi. Questo rappresenta il nuovo modulo della discarica, che aumenta la superfice dove depositare i rifiuti.

Nuovo impianto. La Provincia di Sassari ha concesso poi il via libera definitivo per la realizzazione e l’esercizio di un nuovo impianto di digestione anaerobica con produzione di biometano, per una potenzialità pari a 40.000 tonnellate all’anno. É l’impianto a biometano il fiore all’occhiello del maxi intervento di ammodernamento dell’impianto consortile, che avrà un costo complessivo di oltre 20 milioni di euro e che prevede proprio la realizzazione del biodigestore anaerobico, progetto attraverso il quale il Cipnes intende mettere fine all’incubo miasmi che ammorbano Murta Maria e Porto San Paolo, producendo biogas che opportunamente trattato diventerà biometano per la rete del gas cittadino.

Modifiche. Sono poi previsti la rifunzionalizzazione ed esercizio dell'impianto di compostaggio esistente al servizio dell'impianto di digestione anerobica; la realizzazione ed esercizio di un nuovo impianto di trattamento per il recupero di rifiuti inerti per una potenzialità pari a 43.680 tonnellate all’anno. La rifunzionalizzazione ed esercizio della piattaforma di valorizzazione dei rifiuti differenziati e la realizzazione di opere connesse e funzionali.

L’impianto. Modifiche che daranno vita a un impianto, dell’estensione di quasi 44 ettari, che si articolerà in nove sezioni: un comparto di discarica esistente per una volumetria pari a un milione 738 mila metri cubi, alla quale si aggiunge il nuovo modulo da realizzare per una volumetria netta autorizzata di quasi 158 mila metri cubi e un deposito di 5950 tonnellate a copertura giornaliera; un impianto per il trattamento di rifiuti per la produzione di compost da quasi 114 mila tonnellate all’anno; un sistema di recupero dell’organico per la produzione di biometano e compost di qualità da 40 mila tonnellate l’anno; una piattaforma per la valorizzazione delle frazioni differenziate da 9 mila tonnellate all’anno; l’impianto per il recupero energetico del biogas da discarica; una piattaforma per i rifiuti ingombranti da 2500 tonnellate l’anno, di cui 500 a stoccaggio istantaneo e un impianto di recupero dei rifiuti inerti da 43.680 tonnellate per anno.

L’autorizzazione. Un progetto epocale che dopo un lungo percorso, con proposte e modifiche partite dalla prima Autorizzazione integrata ambientale rilasciata nel lontano 2014, arriva a compimento. L’autorizzazione avrà la durata di 12 anni, mentre per la fase di gestione operativa della discarica, l’autorizzazione avrà validità fino all’esaurimento della capacità di abbancamento autorizzata. Il Consorzio industriale Cipnes dovrà garantire il rispetto di quanto previsto da un dettagliato Piano di monitoraggio e controllo.

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