La Nuova Sardegna

Olbia

Tribunale, 3 giudici in più ma è sempre emergenza

di Tiziana Simula
Tribunale, 3 giudici in più ma è sempre emergenza

Il ministero ha deciso di ampliare le piante organiche. Si attende ora l’ok del Csm L’ufficio è l’unico a registrare un aumento del 34% di nuovi procedimenti penali

16 gennaio 2020
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TEMPIO. Il ministero della Giustizia ha messo nero su bianco le nuove piante organiche degli uffici giudiziari italiani che prevedono un aumento complessivo di 402 nuovi magistrati. Un ampliamento che passa ora all’esame del Consiglio superiore della magistratura per il parere. E che stabilisce un incremento di tre giudici per il tribunale di Tempio – che porterà il numero dagli attuali 11 a 14 (13 in realtà, perché un giudice ricoprirà il ruolo di presidente di sezione recentemente istituito) – e di due pubblici ministeri in Procura. La “Relazione tecnica sul progetto di determinazione delle piante organiche del personale di magistratura di merito” è stata pubblicata sul sito del ministero della Giustizia, e a diffondere la notizia è stato il deputato del Movimento 5 Stelle Mario Perantoni, commentando positivamente l’impegno assunto fin dal suo insediamento dal ministro Bonafede.

L’emergenza del tribunale, alla paralisi per la carenza di giudici e personale amministrativo, è al centro della battaglia intrapresa dagli avvocati galluresi, in astensione dalle udienze ad oltranza dal 30 settembre scorso, proprio per denunciare una situazione incancrenita e non più sostenibile che sta compromettendo l’amministrazione della giustizia in Gallura.

«È da tempo che si attendeva l’ampliamento della pianta organica. In ogni caso è necessario aspettare l’approvazione del Csm», commenta il presidente dell’Ordine degli avvocati Carlo Selis che per fine mese convocherà l’assemblea degli iscritti durante la quale si deciderà, anche alla luce di questa notizia, se proseguire o mettere fine allo sciopero.

Nonostante l’ampliamento della pianta organica rappresenti un passo in avanti importante, non sarà però sufficiente con soli 3 posti in più in pianta stabile a risolvere una situazione ormai allo sfacelo. E il problema principale resta la copertura dei posti, considerato che non si riesce a coprire neanche quelli messi a concorso come sede disagiata (nonostante gli incentivi economici, di carriera e pensionistici previsti). L’incremento della pianta organica stabilito dal ministero, tra l’altro, è inferiore rispetto a quanto richiesto al Csm e al ministero della Giustizia dal presidente del tribunale Giuseppe Magliulo che rivendicava l’adeguamento dell’organico ai reali flussi di lavoro, portando almeno a 16 il numero dei giudici e istituendo 2 presidenti di sezione. La stessa relazione pubblicata sul sito del Ministero che illustra la rideterminazione delle piante organiche evidenzia una situazione allarmante del tribunale di Tempio. E a certificarlo sono i numeri. È l’unico in Italia in controtendeza, con un aumento del 34% delle iscrizioni nel settore penale nel quinquennio 2014-2018. E con un numero di procedimenti iscritti pro capite sensibilmente superiore alla media nazionale (insieme ai tribunali di Cagliari e Sassari) con oltre 700 iscrizioni per magistrato. Anche il numero delle pendenze pro capite è di gran lunga superiore alla media nazionale: 1.879 negli uffici di Tempio (1.017 a Cagliari; 820 a Sassari). Le pendenze penali si attestano al + 44 per cento. Il discorso non cambia per le Procure: si registra ovunque un calo delle iscrizioni, ad eccezione della Procura di Tempio che ha registrato un aumento del 16 per cento. Nello stesso ufficio inoltre, le iscrizioni pro capite ammontano a 922 e sono quindi superiori alla media nazionale, pari a 623.



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