La Nuova Sardegna

Olbia

Gregge annegato, donati 40 ovini

di Sergio Secci

Posada, per aiutare la ripresa dell’allevatore Carletto Careddu arriva “sa paradura” della Coldiretti

24 gennaio 2020
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POSADA. Sono state recuperate ieri mattina e poi interrate in una fossa nella vecchia discarica comunale di Montigradas la maggior parte delle pecore che le acque del fiume hanno portato via a Carletto Careddu martedì notte nelle campagne di Iscraios. Il bestiame è stato individuato dai vigili del fuoco nella tarda mattinata di mercoledì e ieri dopo il sopralluogo dei veterinari Asl, sono stati gli operai e i mezzi incaricati dal Comune a recuperane una buona parte per avviarle all’interramento. Ancora scosso e provato, il giovane allevatore che sino a qualche anno fa faceva la guardia giurata ma che dopo la chiusura dell’azienda in cui lavorava, ha deciso di tornare a dedicarsi all’allevamento del bestiame. Con grossi sacrifici, era riuscito a mettere su un piccolo gregge che gli dava da vivere e che faceva pascolare in alcuni terreni di sua proprietà nelle campagne di Iscraios. Una zona a rischio però visto che si tratta di una piana alluvionale soggetta ad inondazioni nel caso di rilascio di acqua dall’invaso del Maccheronis.

Martedì notte, le pecore sono rimaste intrappolate tra due rami del fiume trovando la morte nelle acque gelide. Lo stesso Careddu, si è salvato miracolosamente allontanandosi con il suo fuoristrada quando l’acqua era ormai alta. A supporto del giovane allevatore, si è immediatamente mossa la Coldiretti Nuorese. Il direttore dell’Alessandro Serra e il presidente Leonardo Salis, si sono subito attivati e nel giro di qualche ora, sono riusciti tramite gli associati a raccogliere una quarantina di capi ovini che nei prossimi giorni saranno trasportati a Posada e consegnati all’allevatore che potrà così riprendere a lavorare. «Non vogliamo dare molta pubblicità all’iniziativa – dice Alessandro Salis – e anche se Carlo Careddu non era un nostro socio, abbiamo pensato di dargli una mano d’aiuto raccogliendo tante adesioni. Gli allevatori si sono mobilitati e in poco tempo, hanno avuto la disponibilità di 40 ovini».

Il piccolo gregge consentirà quindi a Carletto Careddu di riprendere a lavorare ma se eventualmente ci fosse qualche altro allevatore che vuole contribuire a “Sa paradura”, può mettersi in contatto con Coldiretti o direttamente con l’allevatore. Nulla di nuovo invece sulla ricostruzione degli eventi che hanno portato all’annegamento del gregge. La protezione civile regionale sin da martedì mattina aveva segnalato ai due comuni a valle della diga Torpè e Posada l’apertura delle paratie considerato che all’interno del bacino di Maccheronis non possono essere invasati più di otto milioni di metri cubi d’acqua. La nota del Sori, affermava che per rispettare il piano di laminazione dalle 10.30 del mattino, sarebbero partite le manovre di scarico con rilasci d’acqua dell’ordine di 59 metri cubi al secondo. Una quantità che sarebbe dovuta defluire facilmente a mare dalle foci se non ci fosse stata la mareggiata ad impedirlo. Pare anche che come prevedono le disposizioni in questo caso, i due comuni tramite la protezione civile avrebbero attivato il controllo dei siti considerati a rischio a rischio ma nessuno sembra, era a conoscenza della presenza delle pecore a Iscraios.

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