La Nuova Sardegna

OLBIA. Emergono nuovi particolari sull’arresto del baby pusher bloccato dai carabinieri fuori da un liceo cittadino. Il diciassettenne, che ora si trova nel centro di prima accoglienza di Sassari (come disposto dal tribunale dei minorenni) era sicuramente riuscito a vendere già diverse dosi di marijuana: in tasca aveva infatti 300 euro (tutte banconote di piccola taglia) e appena è arrivato di fronte al liceo scientifico Mossa, è stato “circondato” dai compratori. Lo aspettavano, insomma, nonostante lui sia uno studente di un altro istituto superiore.

Lo spacciatore è finito in trappola nell’ambito dell’operazione “Scuole Sicure”, attuata in città dai carabinieri del reparto territoriale in base alle direttive del ministero dell’Interno per contrastare lo smercio di droga davanti alle scuole e per continuare a portare avanti un’azione di prevenzione.

Quando il giovane si è trovato di fronte i militari (accanto a lui un quindicenne segnalato alla prefettura per il possesso di 0,6 grammi di hascisc e due ragazzine) ha cercato inutilmente di disfarsi della droga confezionata e contenuta in due scatolette trasparenti, mentre aveva nascosto dietro un cepuglio, a poca distanza, le infiorescenze essiccate di marijuana (queste erano all’interno di un involucro). Subito dopo è scattata la perquisizione domiciliare e nel giardino dell’abitazione del ragazzo è stato recuperato un barattolo all’interno del quale c’erano altra marijuana (84 grammi complessivi), bilancini di precisione e materiale per il confezionamento. Da qui l’arresto per detenzione a fine dispaccio di sostanze stupefacenti.

L’attività di repressione dello spaccio di droga, andrà avanti senza sosta sia nelle scuole che nelle piazze e nei quartieri.