La Nuova Sardegna

Olbia

«Cavalcavia pericoloso subito nuovi controlli»

di Sergio Secci
«Cavalcavia pericoloso subito nuovi controlli»

Il gruppo Zente Nova lancia l’allarme sulle condizioni del ponte di Frunch’e Oche «Non siamo tecnici ma nei pilastri manca il calcestruzzo e l’armatura è scoperta»

26 gennaio 2020
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SINISCOLA. Tra i tanti cavalcavia a rischio ci potrebbe essere anche quello sulla 131 dcn Nuoro – Siniscola all’altezza di Frunch’e Oche alla periferia sud della cittadina baroniese. Questo perlomeno il timore di Caterina Floris e Antonio Satta consiglieri comunali di Zente Nova che chiedono al sindaco Gianluigi Farris, di attivarsi e chiedere all’Anas se ci possano essere rischi per le tantissime auto e mezzi pesanti che quotidianamente percorrono la trafficata arteria che dalla costa porta verso il centro dell’Isola. Il viadotto di Siniscola sovrasta la vecchia provinciale 45, e non dovrebbe essere tra quelli considerati pericolosi stando a quanto emerso dall’incontro che l’assessore regionale ai Lavori pubblici Roberto Frongia, ha avuto nei giorni scorsi con i vertici dell’Anas. Non è escluso, però, che rientri tra il 30 per cento delle opere non ancora ispezionate o perlomeno caricate sul sistema dell’ente che si occupa della gestione delle strade statali.

«Chiediamo al sindaco informazioni relative al ponte di Fruncu’e Oche – dicono i due consiglieri –. Abbiamo fatto alcune foto che denotano criticità, a nostro parere piuttosto allarmanti. Sappiamo con certezza che la 131, da Siniscola fino a Marreri, è stata costruita con il sistema Morandi, cioè con lo stesso sistema del famoso ponte di Genova crollato lo scorso anno. Troviamo piuttosto allarmante – proseguono – che l’Anas in questi giorni in cui si è parlato tanto del problema delle manutenzioni della rete stradale dell’isola, non citi il tratto che attraversa il nostro territorio. Proprio a seguito del crollo del ponte Morandi, l’attenzione sullo stato dei ponti e strade in Italia si è elevata ma, pare che in Sardegna non si sia riusciti ad ultimare il cronoprogramma – dicono allarmati Floris e Satta –. Noi per la tutela dei cittadini chiediamo quindi al sindaco che si attivi perché al più presto vengano eseguiti i controlli dei ponti che ricadono sul nostro territorio, che a quanto ci risulta, dovrebbero essere quattro».

Al di là delle considerazioni dei due consiglieri, emerge chiaramente la situazione attuale dei pilastri su cui poggia la strada statale. Manca del calcestruzzo e l’armatura in ferro è scoperta e arrugginita e con infiltrazioni di acqua piovana.

«Non siamo tecnici – concludono – ma cogliamo la pericolosità della struttura e chiediamo all’Anas se ha fatto le verifiche di farcene conoscerne i risultati».

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