La Nuova Sardegna

Olbia

Tempio, i compratori: «Per Rinagghju noi ci siamo, ora vedremo»

di Angelo Mavuli
Tempio, i compratori: «Per Rinagghju noi ci siamo, ora vedremo»

L’avvocato Salvatore Deiana parla a nome dei possibili (ma non noti) acquirenti: la trattativa non è iniziata e l’iter prevede una negoziazione con altri concorrenti

27 gennaio 2020
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TEMPIO. A distanza di qualche giorno dal consiglio comunale che con 12 voti a favore (quelli della maggioranza e quelli delle due minoranze di Tempio Libera e Ripensare Tempio) e 2 voti contrari (degli ex assessori Daniela Lattuneddu e Alessandra Amic), ha dato il via libera all’iter burocratico per la vendita del complesso Pischinaccia-Rinagghju, interviene Salvatore Deiana, l’avvocato tempiese che rappresenta l’acquirente o gli acquirenti sul quale o sui quali c’è sempre il più stretto riserbo.

«Quanto accaduto in consiglio comunale - è l’incipit dell’avvocato tempiese -, è una presa di coscienza importante da parte della pubblica amministrazione sul fatto che un compendio come quello di Rinagghju abbia necessità anche dell’intervento privato perché si possa arrivare a una sua valorizzazione economica nell’interesse di tutta la collettività. Chi rappresento ha valutato molto positivamente il dibattito che a Tempio è stato fatto».

Lungo ed articolato l’intervento di Salvatore Deiana, conscio anche che, nel momento in cui il Comune avvierà obbligatoriamente una negoziazione, vi saranno altri potenziali concorrenti. «Sulla vicenda - prosegue il legale -, niente deve essere dato per scontato. Già altre volte ho anche ribadito a chiare lettere che non è iniziata alcun tipo di trattativa e che l’iter naturale della vicenda prevede una negoziazione con la presenza di altri potenziali concorrenti. Ognuno dei quali, (così, come il mio cliente o i miei clienti), presenterà i propri progetti». Salvatore Deiana, che è pratico anche di gare d’appalto, dei tempi e delle modalità delle stesse, sorride quando gli si chiede di svelare i nomi degli investitori.

«Chiedere di sapere ora per conto di quale cliente io stia lavorando, a parte la correttezza professionale che deontologicamente mi impone la massima riservatezza, ritengo che la cosa sia, per il momento, solo pura e semplice curiosità». Salvatore Deiana se la cava poi con un battuta scherzosa: «Sarebbe come voler capire chi a carnevale si cela sotto il domino con il quale stai ballando. Ogni cosa a tempo e a luogo».

Rispondendo poi a quanti ritengono che la giunta comunale non abbia più la potestà per decidere, essendo quasi arrivata alla fine del suo mandato, dichiara che, senza assolutamente voler fare polemiche, l’esecutivo è dotato di tutti poteri per prendere una decisione. «Non mi risulta - afferma -, che Tempio abbia un commissario prefettizio così come sono certo che l’approvazione del consiglio comunale non ha cambiato di un centesimo il valore del patrimonio immobiliare, come qualcuno ha ipotizzato, così come non ha mutato di un milligrammo il valore quantitativo dello stesso». Dall’avvocato Deiana, infine, arriva anche un messaggio tranquillizzante per quanti hanno paura di incappare nell’ennesima, disastrosa delusione. «Sotto questo punto di vista, ho constatato che c’è molta prudenza nella pubblica amministrazione, che avrà modo e cura di accertare ogni elemento utile per capire se si tratta di una bufala oppure di un programma economicamente e socialmente accettabile. Su Rinagghju c’è un cammino da percorrere - conclude Deiana -, chi legalmente rappresento ne ha prospettato uno. Ora il pallino passa alla città ed ai suoi amministratori. Noi ci siamo».



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