La Nuova Sardegna

Olbia

Una serra di marijuana nel sottotetto di casa arrestato un trentenne

di Stefania Puorro
Una serra di marijuana nel sottotetto di casa arrestato un trentenne

La Maddalena, blitz dei carabinieri in un’abitazione del centro Luci led e un sistema di areazione per far crescere 9 piante

31 gennaio 2020
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LA MADDALENA. Avrebbe dovuto rigare dritto. Gli era stato infatti concesso l’affidamento in prova, quella misura alternativa alla detenzione per evitargli (dopo la condanna) di rimanere in carcere. Ma lui, invece, ha deciso comunque di concentrarsi su un’attività illegale tra le mura di casa, in pieno centro. E così nel sottotetto è riuscito a far crescere nove rigogliose piante di marijuana. Pensando, probabilmente, che nessuno arrivasse a scoprisse il suo “segreto”.

Invece i carabinieri lo hanno tenuto d’occhio con attenzione, hanno ricostruito movimenti e abitudini e raccolto tanti elementi. Sino a capire che potesse avere qualcosa da nascondere.

L’altro ieri sera A.D (queste le iniziali del suo nome), un maddalenino di 30 anni con diversi precedenti, è stato arrestato per produzione e detenzione di droga ai fini di spaccio dai carabinieri della locale stazione, nell’ambito di un’attività ben più ampia finalizzata a reprimere lo smercio di sostanze stupefacenti.

I militari hanno aspettato il momento giusto, per agire. Hanno perquisito l’abitazione del giovane (dove vive con il padre) e qui, ricavato nel sottotetto, è stato scoperto un vero e proprio centro di coltivazione: era stato allestito un sistema di illuminazione artificiale con lampade led e un impianto di areazione forzata del locale collegata all’esterno attraverso ventole e condotti.

Le nove piante di marijuana trovate e sequestrate erano di altezza variabile: dai 60 a 120 centimetri. Ma è stata recuperata anche altra marijuana già essiccata per un totale di 370 grammi di sostanza. In un angolo, poi, c’erano pure un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento.

Il giovane arrestato dai carabinieri è stato immediatamente trasferito in una cella del carcere di Nuchis, su disposizione della Procura di Tempio.

Anche questa operazione - come è stato spiegato in un comunicato diffuso dal Reparto territoriale di Olbia, guidato dal tenente colonnello Davide Crapa - si inserisce nel complesso delle attività di controllo che vengono costantemente organizzate.

Ci si muove principalmente nelle piazze più utilizzate dagli spacciatori, così come nei quartieri e nelle strade più a rischio, ma ci si sposta poi in tutto il vasto territorio di competenza, sino ad arrivare - come in questo caso - anche alla Maddalena.

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