La Nuova Sardegna

Olbia

Cacciatore ferito al fianco al termine di una battuta

di Angelo Mavuli
Cacciatore ferito al fianco al termine di una battuta

Aggius, il proiettile di rimbalzo ha colpito un operaio forestale 47enne di Nulvi Non è stato chiamato il 118: l’uomo è stato portato in ospedale con un’auto privata

01 febbraio 2020
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AGGIUS. Un operaio forestale 47enne, Giovanni Maria Addis di Nulvi è rimasto ferito ad Aggius, giovedì scorso, durante l’ultima battuta di caccia al cinghiale di questa stagione, che si svolgeva nelle campagne di Bonaita.

L’uomo, per cause tutte da accertare da parte dei carabinieri della Compagnia di Tempio che hanno aperto l’inchiesta agli ordini del capitano Ilaria Campeggio, è rimasto ferito da un proiettile penetrato nel fianco destro e fuoriuscito posteriormente. L’uomo è stato soccorso dagli stessi compagni di battuta che lo hanno trasportato all’ospedale. Quindi non è stata chiamata un’ambulanza e i carabinieri sono stati avvertiti solo quando il ferito era al Pronto soccorso del Paolo Dettori di Tempio.

Qui i medici di turno con grande perizia e professionalità hanno provveduto a medicarlo. L’uomo, dopo tutti gli opportuni accertamenti, è stato ricoverato nel reparto Ortopedia dell’ospedale tempiese perché il proiettile gli ha provocato una frattura al bacino. La prognosi è di trenta giorni salvo complicazioni.

«I medici ci hanno spiegato - racconta un parente di Addis - che il proiettile è passato a soli due centimetri dalla colonna vertebrale. In caso contrario saremmo stati sicuramente obbligati a vivere e raccontare, forse, un’altra brutta storia come quella che Aggius ha vissuto 26 giorni fa quando, durante una battuta di caccia al cinghiale, è rimasto ucciso il 44enne Andrea Altea, assessore al turismo del paese». Nelle battute di caccia l’attenzione non è mai troppa. Quest’anno si è vissuta in Sardegna una tragica stagione di caccia al cinghiale. Una situazione che che avrebbe consigliato sicuramente più prudenza durante le battute e più attenzione nel maneggio del fucile. E anche tra chi non è contrario alla caccia comincia a diffondersi l’idea di una normativa più severa.

Il 5 gennaio scorso, sempre ad Aggius, durante una battuta di caccia al cinghiale poco fuori del paese, in località Abba Fritta, era rimasto ucciso da una pallottola vagante Andrea Altea, 44 anni, amatissimo e stimato assessore al turismo di Aggius. Per quell’incidente i carabinieri della Compagnia di Tempio e della stazione di Aggius, su disposizione del magistrato Laura Bassani che conduceva l’inchiesta sul tragico incidente, avevano posto sotto sequestro tutti fucili ed avevano denunciato singolarmente per omicidio colposo ogni singolo cacciatore presente in quella battuta. Ancora si attende l’esito della perizia tecnica sulle armi sequestrate.

Sull’incidente di ieri indagano i carabinieri della Compagnia di Tempio assieme ai colleghi della stazione di Aggius, che, oltre a denunciare per lesioni gravi ogni singolo componente del gruppo di cacctaori, ha posto sotto sequestro i fucili e le munizioni.

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