La Nuova Sardegna

Olbia

Porto commerciale di Palau la Regione boccia il progetto

di Walkiria Baldinelli
Porto commerciale di Palau la Regione boccia il progetto

Si chiede all’amministrazione di rivedere le soluzioni proposte per gli accosti E Paola Pischedda (minoranza) accusa: «Si interferisce con i flussi diportistici»

02 febbraio 2020
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PALAU. La rivisitazione del porto commerciale non ha il via libera dell’assessorato regionale dei Lavori pubblici. La direzione generale di Cagliari ha notificato al Comune alcune osservazioni sul progetto di fattibilità tecnica e economica proposto dall’amministrazione Manna. I rilievi riguardano principalmente l’assetto degli accosti dei traghetti e l’interferenza dei flussi diportistici diretti alla nuova darsena di ponente con le rotte commerciali verso La Maddalena. La Regione chiede anche al Comune di rivedere le soluzioni proposte per il nuovo molo est: in rada c'è la secca delle due spiagge, non considerata nel progetto. «Non pare pertanto possibile esprimere il richiesto parere nelle more della definizione della nuova stesura progettuale», scrive il direttore del servizio infrastrutture di trasporto e sicurezza stradale. L’ente cagliaritano ricorda al Comune che ciascun atto della convenzione, previsto in ogni livello di progettazione, deve essere approvato dal servizio regionale. La convenzione tra i due enti risale al 2015, anno in cui l’assessorato dei Lavori pubblici nell’ambito del Piano regionale delle infrastrutture ha finanziato il progetto da 3,5 milioni di euro. «La Regione ha bocciato la proposta di rivisitazione del porto commerciale, la nota dell’assessorato di fatto blocca l’iter progettuale – dichiara la capogruppo di minoranza “Obiettivo Palau”, Paola Pischedda -. È l’ennesima prova che l’amministrazione Manna vive di annunci senza fondamento: in assemblee pubbliche ha proclamato che nel 2020 sarebbero iniziati i lavori, sia di svincolo nell’area portuale, sia dello scalo commerciale. Entrambi i progetti hanno subito lo stop delle autorità sovraordinate, l’amministrazione ha la responsabilità di averli modificati in modo sostanziale». La Pischedda spiega che sono stati modificati gli accosti dei traghetti, «tanto da interferire con i flussi diportistici e arrecare pregiudizi alla sicurezza del traffico marittimo». Sottolinea le preoccupazioni, già espresse dalla compagnia di navigazione Delcomar, sul prolungamento della banchina numero 2, che impedirebbe ai traghetti di linea l’attracco in situazioni meteo avverse. «Inoltre, la realizzazione del prolungamento della banchina a ovest e la previsione di un nuovo molo a est – spiega -, avrebbero inciso sull’ambiente tanto da far “scomparire” sia la spiaggia di Palau Vecchio, sia quella dell’Isolotto. Siamo felici che la Regione abbia azionato il freno a mano impedendo all’amministrazione di attuare un progetto che avrebbe cancellato la memoria del nostro paese: in questi lidi abbiamo imparato a nuotare tuffandoci dalla banchina di Palau vecchio e a vincere le nostre paure per affrontare il futuro. Palau è l’unico comune costiero che vanta ben due lidi raggiungibili in pochi minuti a piedi, dal centro urbano. È evidente, che l’amministrazione fino a oggi ha attuato una politica arrogante, collezionando solo diffide dalle autorità sovraordinate. Ma ciò che si rileva attualmente della politica Manna è il silenzio d’informazione ai cittadini ogni qualvolta sbaglia, dovrebbe chiedere scusa e andarsene a casa, accompagnato dalla sua maggioranza».

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