La Nuova Sardegna

Olbia

Zona industriale di Siniscola, rubate anche le grate dei tombini

Sergio Secci
Zona industriale di Siniscola, rubate anche le grate dei tombini

Nuovo furto nell’area periferica ormai diventata terra di nessuno

05 febbraio 2020
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SINISCOLA. L’ultimo episodio di microcriminalità risale a poche notti fa, con il furto di una serie di grate di scolo collocate nel sistema per la raccolta delle acque piovane. Un furto, l’ennesimo della serie, che rilancia ancora una volta lo stato di abbandono della zona industriale di Siniscola.

I ladri, che hanno approfittato del buio e del mancato funzionamento del sistema di videosorveglianza, hanno creato grossi pericoli alla circolazione stradale visto che sino al mattino successivo, lasciando aperte le buche con il rischio che qualche automobilista o ancor peggio un motociclista o ciclista potesse finirci dentro con effetti devastanti.

Al commissario straordinario Pietrina Lecca non è rimasto altro da fare che inviare una nuova denuncia ai carabinieri informando dell’accaduto i funzionari della Zir e l’amministrazione comunale. In attesa che Regione e Comune trovino un accordo sulla presa in carico della Zir, la vata area industriale Negli anni scorsi. Si era anche parlato di una presa in carico del Comune della vasta area industriale di Murtas Artas dove ci sono ancora alcune aziende e attività che sono riuscite ad andare avanti malgrado la crisi. Tutto è saltato però in merito al ricollocamento dei dipendenti, pochi per la verità, che il Comune non può prendere in carico per mancanza di fondi.

Dura la condanna sull’ultimo episodio da parte del sindaco di Siniscola Gianluigi Farris. “La piaga dei furti si ripete di continuo – spiega –. Sarà anche colpa della crisi ma la questione è diventata insostenibile, si ruba di tutto e la Zir è ormai diventata terra di nessuno. Quello che non capisco è come mai non siano in funzione le telecamere che sono nuove e devono essere solo attivate. Per quanto riguarda la gestione della Zir, noi siamo disponibili a prenderli alle dipendenze del Comune ma la Regione deve intervenire per gli stipendi dei dipendenti che, fra l’altro, non vengono retribuiti da parecchi mesi».

«Ci sono poi criticità riguardo alla viabilità, al verde pubblico e a vari progetti di riqualificazione – prosegue Farris –. Proprio per questi motivi, ho preso contatti con la Regione e in particolare con l’assessorato all’Industria e per venerdì (7 febbraio) siamo riusciti a ottenere la disponibilità dell’assessore Anita Pili che arriverà a Siniscola assieme al consigliere regionale Stefano Tunis. Entrambi saranno ricevuti in Comune e visiteranno insieme con noi poi la zona industriale per rendersi conto di persona della grave situazione in cui versa l’area». Non resta dunque che attendere le mosse della Regione.

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