il ricordo
Addio a Tore Bua, volto della Sinistra
Segretario federale del Partito comunista accolse in città Berlinguer
14 febbraio 2020
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OLBIA. Se il partito era un padre lui era sicuramente uno dei suoi figli. Animo nobile, uomo mite, intelligenza sopraffina. Tore Bua apparteneva a un mondo fatto di idee, congressi che dettavano la linea e copie dell’Unità da portare sottobraccio. Ieri mattina l’addio al volto storico della sinistra gallurese, Tore Bua. Originario di Oschiri, classe 1947, per moltissimi anni è stato esponente del Partito comunista italiano, per poi aderire al Pds, ai Ds e infine al Pd. È soprattutto a Olbia che Tore Bua concentrò il grosso della sua attività politica. Per esempio ricoprì la carica di segretario federale del Pci, quando la sede del partito gallurese fu trasferita da Tempio a Olbia, nella storica palazzina di corso Umberto 64. Fu anche lui, nei primi mesi del 1984, ad accogliere in città il leader del partito, Enrico Berlinguer. Bua fu anche segretario regionale della Federbraccianti, consigliere comunale di Olbia e presidente della comunità montana Riviera di Gallura. In tanti, in questi ultimi giorni, hanno voluto dargli l’ultimo saluto. Compagni di partito, avversari politici e amici di una vita. Su Facebook è stato Ninni Chessa, ex assessore comunale, a ricordarlo con un post: «Un uomo che amava la politica con la P maiuscola, pronto ad ascoltare le ragioni dell’altro, ma mai rinunciatario a far valere le sue». Tra i tanti commenti anche quello di Giommaria Uggias, sindaco dal 1995 al 1997: «Lo voglio ricordare come consigliere comunale per la prima volta al governo della città. Mancheranno le sue analisi e le sue provocazioni, ma le battaglie comuni restano, illuminate dalla sua grande lucidità di pensiero e dalla sua onestà intellettuale». (d.b.)