Air Italy, proposta unitaria: stop alla liquidazione e ripresa dei voli
Assessori, consiglieri di maggioranza e opposizione, sindacati e lavoratori: a Cagliari preparato il piano per l'incontro con la ministra De Micheli di giovedì 20
CAGLIARI. Stop immediato alla liquidazione in bonis, ritorno all'operatività della compagnia con tutti gli aerei della flotta di nuovo in volo, e massima tutela ai 1.450 lavoratori, tra Milano Malpensa e Olbia, su cui incombe la scure dei licenziamenti collettivi. I dipendenti di Air Italy, le organizzazioni sindacali, gli assessori e i consiglieri regionali hanno concordato le richieste da portare al tavolo del Mit giovedì 20, quando la ministra Paola De Micheli incontrerà i rappresentanti delle regioni Sardegna e Lombardia e tutte le sigle coinvolte nella vertenza. A stretto giro la ministra vedrà anche l'azienda.
«La struttura societaria deve restare in campo, perché solo in questo caso è possibile costruire la cassa integrazione per i dipendenti», ha chiarito nell'incontro la vice presidente della Giunta e assessora del Lavoro Alessandra Zedda, annunciando che il governatore Solinas resterà a Roma tutta la settimana per seguire passo passo l'evolversi del negoziato: «Il presidente sta esplorando tutte le soluzioni possibili», ha aggiunto la vice presidente.
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Al tavolo con i sindacati hanno partecipato numerosi esponenti del Consiglio di maggioranza e opposizione e diversi esponenti della Giunta: gli assessori Quirico Sanna, Gabriella Murgia ed Anita Pili. Le sigle, dopo aver di nuovo stigmatizzato il rinvio a domani dell'Assemblea sulla crisi di Air Italy per l'assenza di Solinas e del presidente del Consiglio Pais («trovare l'unità è difficile se prima non ci confrontiamo», ha detto William Zonca della Uil), hanno condiviso la piattaforma da portare al Mit.
«L'interruzione della messa in liquidità dell'azienda e la ripresa dell'operatività del vettore sono imprescindibili - hanno ribadito i rappresentanti di categoria - dopodiché occorre aprire un tavolo interministeriale dove si affronterà il percorso della vertenza». Arnaldo Boeddu della Cgil si aspettava un passo in più dalle istituzioni. «Penso all'ingresso nel capitale societario da parte delle Regioni, sia Sardegna che Lombardia. Mi accontenterei - ha spiegato - anche di una piccola quota azionaria». «La sensazione - ha infine sottolineato Federica Tilocca della Cisl - è che questa vertenza sia trattata come l'ennesima che si catapulta in Sardegna. Da parte della politica ci auguriamo adesso maggiore incisività»