La Nuova Sardegna

Olbia

Air Italy, Qatar pronta a investire ma solo in una nuova compagnia

Air Italy, Qatar pronta a investire ma solo in una nuova compagnia

Nessun interesse invece perl'ex Meridiana: la liquidazione  della società sembra ormai decisa

21 febbraio 2020
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OLBIA. Il Qatar non ha alcun interesse a proseguire con Air Italy, che continuerà il percorso di liquidazione, ma c'è la volontà di un più marcato progetto per investire nel trasporto aereo in Italia. Che questo si concretizzi con la creazione di una NewCo con soci pubblici (Regione Sardegna in primis) salvaguardando l'occupazione, lo si vedrà nelle prossime settimane a seguito delle interlocuzioni avviate. La precisazione - che arriva da fonti qatariote - conferma la volontà di impegnarsi con investimenti ma anche quella di voler abbandonare la compagnia Air Italy. Un confronto sul quale, però, la ministra dei trasporti Paola De Micheli riesce a guadagnare un pò di tempo.

Gli azionisti Alisarda e Qatar Airways si rifiutano di modificare la procedura, però accettano di rallentarla per permettere al governo di mettere in sicurezza i redditi dei lavoratori e di garantire la continuità territoriale della Sardegna. «Interverremo con un decreto», assicura la ministra. «Valuteremo ogni ipotesi di soluzione industriale, anche con l'apporto delle due Regioni coinvolte, per rilanciare la compagnia aerea».

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Si è chiarito solo a tarda sera ieri 20 febbraio il giallo che ha caratterizzato l'impegno del Qatar. Durante il tavolo al ministero dei Trasporti, il governatore della Sardegna Christian Solinas aveva infatti annunciato di avere «una lettera firmata dal Ceo di Qatar Airwais, Akbar Al Baker, che ci manifesta l'interesse non solo a ragionare con la Regione Sardegna ma a valutare investimenti». Una lettera che però veniva smentita dalla società, che già aveva fatto filtrare una chiusura rispetto a nuovi investimenti in Air Italy. Di fatto la chiusura è su Air Italy e nuovi investimenti potrebbero arrivare su un nuovo vettore. I lavoratori sono comunque preoccupati.

Fuori dal ministero hanno protestato al grido «la liquidazione non è la soluzione. Lavoro! Lavoro» e arrivano a bloccare con un sit-in il traffico a Porta Pia. Al mattino la ministro li aveva rassicurati, promettendo: «faremo tutto il possibile». Ore dopo, al termine dell'incontro, De Micheli spiega in una conferenza stampa che «il governo è disponibile a valutare ogni ipotesi di soluzione industriale possibile nel nostro Paese, anche con il sostegno delle Regioni Sardegna e Lombardia».Il riferimento è alla proposta di una società pubblico-privata avanzata da Solinas - che ribadisce in serata la volontà della Regione Sardegna - e Fontana, che immagina che il pubblico possa sfilarsi e rimettere le proprie quote sul mercato «una una volta riportata in bonis la società e datale una prospettiva».

Da un lato si cerca quindi una soluzione industriale per Air Italy, dall'altra si studiano misure di salvaguardia per i lavoratori. Un tavolo tecnico interministeriale lavorerà domani agli ammortizzatori sociali per i 1.450 dipendenti della compagnia, a partire dall'articolo 44 del decreto legge per Genova sulla cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività. Inoltre, De Micheli mira a una revisione dei regolamenti del traffico aereo ritenendo il loro squilibrio «una delle ragioni delle crisi degli ultimi anni».

Questo impegno è accolto con favore dal segretario generale della Fit Cisl, Salvatore Pellecchia, che dice: «abbiamo urgenza di trovare nuove regole per il sistema». Invita a «fare presto, e garantire continuità occupazionale ai lavoratori», anche il segretario generale della Filt Cgil, Stefano Malorgio. Mentre per la Uiltrasporti, William Zonca definisce «inconcepibile che si prosegua con la procedura di liquidazione»

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