La Nuova Sardegna

Olbia

“Asile”, la cultura tessile incontra la spiritualità

di Paolo Ardovino
“Asile”, la cultura tessile incontra la spiritualità

Don Cascioni, vice parroco della Salette, parla della nuova collezione di tappeti creata da Sartapp

21 febbraio 2020
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OLBIA. È voluto intervenire direttamente in prima persona il vice parroco de La Salette, Gianfranco Cascioni, sulla nuova collezione di tappeti creata da Sartapp. È il caso, spiega in una lunga lettera, della cultura tessile sarda che incontra il volto della spiritualità. E’ una collezione ancora in lavorazione, alcuni modelli sono già disponibili, altri ancora in fase di creazione, dal titolo “Asile”. Caratterizzata dall’unione di elementi tradizionali con nuovi simboli e forme innovative. Quando presenti, i temi cari al territorio della pavoncella o del gallo vengono accompagnati da linee moderne; compaiono soggetti inediti, dalla figura del corvo a quella di una dea madre stilizzata. Figure nuove, che escono dalla simbologia tradizionale dell’arte tessile isolana, e che si prestano a una rilettura cristiana. Cita il Dostoevskij de “I demonI” don Cascioni: «Il soffio vitale alita tuttora e la forza vitale non si è inaridita nella giovane generazione. L’entusiasmo della gioventù contemporanea è altrettanto puro e luminoso come ai nostri tempi. È successo soltanto un fatto: il mutamento degli scopi, la sostituzione di una bellezza con un’altra! Tutto l’equivoco dipende dal fatto che non si sa che cosa sia più bello». «Non è facile vedere la bellezza, ma è davvero possibile - continua nella lettera -. Tante volte bisogna intuirne il segno, tante altre la sua presenza è abbastanza manifesta. Ci sono momenti invece, nei quali sia una cosa che l’altra sono percepibili nell’immediato, non c’è bisogno di chiedersi il come tutto questo sia possibile».

Sartapp è nata a Samugheo da Basilio Sanna, oggi l’azienda è in mano ai figli Stefania, Carlo e Fabrizio, dal 1997 a Olbia si trova al centro commerciale Terranova. Don Gianfranco Cascioni, invece, originario di Tempio, è arrivato come vice di don Sini lo scorso settembre dopo alcune esperienze alla Sacra Famiglia, a Loiri Porto San Paolo e a Viddalba. Qualche tempo fa aveva già avuto modo di far conoscere il suo gusto per le lavorazioni sarde, dato che proprio in collaborazione con Sartapp ha disegnato in prima persona una collezione di tovaglie per l’altare che tutt'ora usa durante la messa, di vari colori quanti i colori liturgici. In attesa che quella di tappeti veda la luce, don Cascioni dice: «Vogliamo rendervi partecipi di un lavoro puntuale e preciso che a breve, attraverso l’opera tessile, verrà fuori per raccontarvi i colori, i sapori e gli sguardi che la nostra realtà è capace di regalarvi».

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