La Nuova Sardegna

Olbia

Siniscola, Farris alza la voce «Basta con la demagogia»

di Mauro Piredda
Siniscola, Farris alza la voce «Basta con la demagogia»

Il Pd chiama a raccolta il centrosinistra per offrire un’alternativa all’attuale Ma il sindaco va all’attacco: «Soltanto parole e nessuna idea convincente»

25 febbraio 2020
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SINISCOLA. Manca poco più di un anno alle elezioni per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale, ma il dibattito è ormai avviato. E se il Pd siniscolese propone un’alternativa alla giunta Farris spronando le altre forze del centrosinistra (anche con qualche frecciata circa personalismi ed errori del passato), a rispondere è proprio il primo cittadino (area centro-destra). Che non esita ad accusare quel partito, ora al governo nazionale, di aver «tradito i valori del centrosinistra, dei quali si vantava di essere il maggior rappresentante, demolendo e svendendo l'Italia». «Nulla di buono ci si può aspettare da essi», chiosa Farris. Neppure a livello locale, ribadisce il sindaco. «Diamo il benvenuto alla nuova rappresentanza del Pd – queste le sue parole – ma nutriamo ben poche speranze sul fatto che possa dare un contributo positivo alla comunità visto il modo poco elegante col quale si ripresenta nel panorama politico siniscolese dopo la sua scomparsa avvenuta due anni fa: al posto di esporre una proposta politica convincente fa la solita demagogia da quattro soldi che tanti danni ha causato a Siniscola. E i dirigenti manifestano la loro incompetenza presentando un’analisi superficiale dello stato politico, sociale ed economico della nostra amata città». Il sindaco Farris, dopo aver ricordato tra le righe la confluenza del consigliere Lucio Carta in un altro partito, ha criticato «l’attuale rappresentante del Partito democratico»: «Essa suscita parecchie perplessità riguardo la conoscenza del territorio e le problematiche di Siniscola. Cosa logica vista la sua carente esperienza politica». Nel documento del sindaco sottoscritto dalla maggioranza (elemento, questo, che presupporrebbe compattezza nell’attuale compagine alla guida dell’amministrazione cittadina) si parla inoltre di «povertà etica e culturale dell’attuale direttivo del Pd»: «Esso – si legge – dimostra di essere predisposto ad una politica dell’apparire e della chiacchiera demagogica più che avere idee costruttive da realizzare per il bene della comunità. Inoltre dimostra di conoscere poco l’azione politica compiuta dalla nostra amministrazione (o forse fa finta di non conoscere) e le dinamiche politiche internazionali, nazionali e regionali che determinano le condizioni attuali dei Comuni».

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