La Nuova Sardegna

Olbia

Consiglio senza avviso, si litiga ancora

Consiglio senza avviso, si litiga ancora

Strascico di polemiche sulla sentenza del Tar. Manna: noi continuiamo a lavorare

26 febbraio 2020
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PALAU. Strascico di polemiche sulla sentenza del Tar relativa al mancato avviso alla minoranza del Consiglio del 27 agosto 2019. La vertenza tra il Comune e la capogruppo di Obiettivo Palau, Paola Pischedda, si è chiusa con la causa dichiarata improcedibile dai giudici per sopravvenuta carenza di interesse e la compensazione delle spese di giudizio tra le parti, con la candanna al Comune del pagamento di 650 euro alla Pischedda. Al centro della querelle finita a carte bollate, le modalità di invio della convocazione della seduta tramite un indirizzo Pec "non notificato". Col ricorso, la capogruppo aveva chiesto la sospensione degli atti impugnati e l’annullamento della seduta, comprese le delibere, approvate a maggioranza: il regolamento del porto turistico e una variazione al bilancio di previsione. «Il rinvio non è stato chiesto dal legale del Comune, ma è la Pischedda che ha rinunciato al giudizio cautelare, in quanto nel frattempo, per mero scrupolo e nelle more del contenzioso, abbiamo riproposto le contestate delibere in nuovi consigli a cui ha partecipato regolarmente la minoranza», dice il sindaco Franco Manna. Atti alla mano, risulta però il contrario: i due rinvii dell’udienza per riconvocare il Consiglio e adottare nuovamente le delibere, il 17 dicembre per la variazione di bilancio e il 27 gennaio 2020 per le notifiche al regolamento del porto turistico, sono stati chiesti dal legale dell’ente. «Il risultato non è cambiato - continua il sindaco -, le delibere sono state approvate col solo voto della maggioranza. L’unico componente di minoranza a dichiarare di non aver ricevuto la Pec è stata la Pischedda (ha presentato ricorso come capogruppo, non a titolo personale), che con la scusa della mancata ricezione poteva creare gravi danni derivanti dalla mancata approvazione delle variazioni di bilancio». Il sindaco precisa poi che la somma per l’acquisto delle colonnine elettriche per il porto turistico non è prevista: sono stati incaricati i funzionari di predisporre un progetto globale di riorganizzazione della struttura portuale. Quanto alla percentuale del 5% da addebitare ai titolari dei posti barca afferma: «E’ corretta se si applica su una forbice di incasso tra un milione e 1,2 milioni di euro. Stiamo lavorando bene - chiude - e lo dimostrano i lavori realizzati e quelli ai nastri di partenza: nonostante sia sempre presente chi rema contro e tenta di stoppare i progetti ai danni della comunità». (w.b.)

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