Campo al buio, difficoltà per l’elisoccorso
di Angelo Mavuli
Tempio: accesi alcuni fari di fortuna per consentire l’atterraggio e il trasporto di un uomo all’ospedale
01 marzo 2020
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TEMPIO. Il campo sportivo Bernardo Demuro, che all’occorrenza si dovrebbe trasformare in eliporto per il trasporto di feriti o malati gravi da trasferire in ospedale, nella notte fra venerdì e sabato, ha rivelato improvvisamente tutta la sua inadeguatezza. L’impianto di illuminazione non ha funzionato. Si tratta di un impianto che da moltissimo tempo ha mostrato delle defaillance e che non è mai stato riparato, nonostante le assicurazioni formulate dell’amministrazione comunale.
Venerdì, intorno alla 22, dal pronto soccorso del “Paolo Dettori” è partita una richiesta all’Areus (l’Azienda regionale emergenza urgenza Sardegna) per l’invio a Tempio di un elicottero per il trasporto urgente ad Olbia di un paziente colpito da edema polmonare grave, proveniente dalla bassa valle del Coghinas. La richiesta è stata immediatamente accolta dalla base di Olbia (dove staziona il più grosso elicottero della Regione per questo genere di interventi) e sono cominciate le procedure per il soccorso.
Da tempo gli elicotteri di soccorso atterrano nel campo sportivo “Nino Manconi”, alle spalle della porta sud, dove una volta era presente la pista di atletica. Per evitare lungaggini, il pronto soccorso di Tempio è dotato, oltre che di tutte le chiavi dei cancelli per accedere al campo con l’ambulanza, anche di un telecontrollo che, dal Pronto soccorso stesso, accende tutte le luci dell’impianto sportivo. Venerdì notte però, l’impianto dello stadio, non si è acceso. Con grande sorpresa del pilota, ovviamente, che giunto su Tempio e trovando l’impianto al buio, in attesa “di lumi”, continuava a girare a vuoto sulla città. Suscitando mille interrogativi fra gli abitanti che non sapevano spiegarsi il perché di questi voli notturni.
Alcuni di ragazzi, che usufruiscono saltuariamente del campo sportivo, sono riusciti ad accendere alcuni fari di fortuna e a illuminare in modo parziale il campo. Abbastanza per consentire al pilota di atterrare, al personale medico di recuperare il malato e rialzarsi in volo per Olbia. Il paziente, sottoposto a cure a Olbia, sta meglio ed è stato anche dimesso. Il “Nino Manconi” invece, resta ancora “in gravi condizioni”. E per evitare nuovi contrattempi in situazioni di emergenza sarebbe opportuno intervenire.
Venerdì, intorno alla 22, dal pronto soccorso del “Paolo Dettori” è partita una richiesta all’Areus (l’Azienda regionale emergenza urgenza Sardegna) per l’invio a Tempio di un elicottero per il trasporto urgente ad Olbia di un paziente colpito da edema polmonare grave, proveniente dalla bassa valle del Coghinas. La richiesta è stata immediatamente accolta dalla base di Olbia (dove staziona il più grosso elicottero della Regione per questo genere di interventi) e sono cominciate le procedure per il soccorso.
Da tempo gli elicotteri di soccorso atterrano nel campo sportivo “Nino Manconi”, alle spalle della porta sud, dove una volta era presente la pista di atletica. Per evitare lungaggini, il pronto soccorso di Tempio è dotato, oltre che di tutte le chiavi dei cancelli per accedere al campo con l’ambulanza, anche di un telecontrollo che, dal Pronto soccorso stesso, accende tutte le luci dell’impianto sportivo. Venerdì notte però, l’impianto dello stadio, non si è acceso. Con grande sorpresa del pilota, ovviamente, che giunto su Tempio e trovando l’impianto al buio, in attesa “di lumi”, continuava a girare a vuoto sulla città. Suscitando mille interrogativi fra gli abitanti che non sapevano spiegarsi il perché di questi voli notturni.
Alcuni di ragazzi, che usufruiscono saltuariamente del campo sportivo, sono riusciti ad accendere alcuni fari di fortuna e a illuminare in modo parziale il campo. Abbastanza per consentire al pilota di atterrare, al personale medico di recuperare il malato e rialzarsi in volo per Olbia. Il paziente, sottoposto a cure a Olbia, sta meglio ed è stato anche dimesso. Il “Nino Manconi” invece, resta ancora “in gravi condizioni”. E per evitare nuovi contrattempi in situazioni di emergenza sarebbe opportuno intervenire.