La Nuova Sardegna

Olbia

Nizzi: «Ai Comuni servono più poteri non tagli di deleghe»

di Serena Lullia
Nizzi: «Ai Comuni servono più poteri non tagli di deleghe»

L’assessore regionale Sanna aveva minacciato la revoca Nel mirino gli enti contrari all’estensione delle concessioni

01 marzo 2020
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OLBIA. Il minaccioso annuncio di ritiro della delega sulle concessioni balneari ai comuni viene declassato a goliardica affermazione nella lettura del sindaco Settimo Nizzi. Il primo cittadino interpreta come una dichiarazione strappa-sorrisi le parole dell’assessore regionale agli Enti locali, Quirico Sanna. L’esponente della giunta Solinas aveva chiarito la sua posizione sul mancato rinnovo per 15 anni delle attività balneari. Pronto ad adottare il pugno di ferro in caso di reiterato diniego, con la revoca della delega per il rilascio delle concessioni demaniali, ai comuni non allineati. Un avvertimento non troppo velato a Olbia e ai comuni sardi che da subito hanno sollevato dubbi sulla legittimità della legge nazionale del dicembre 2018, sposata dalla Regione. «Le affermazioni dell’assessore Sanna le interpreto come una affermazione goliardica – afferma il sindaco – . Per togliere la delega ai comuni in materia di concessioni demaniali, serve la modifica della normativa regionale e una maggioranza che la voti. Non è un potere dell’assessore. Ma credo che nessuno nella maggioranza voglia questo. Ci siamo candidati e abbiamo sostenuto questo governo regionale anche perché i comuni avessero maggiori poteri, non perché gliene venissero tolti».

Usa toni sereni ma pungenti il sindaco Nizzi, da mesi bersaglio dei balneari per aver sostenuto da subito l’illegittimità della legge nazionale sulla proroga delle concessioni fino al 2034. E la necessità di metterle a bando. «Avrei avuto mille occasioni per strumentalizzare affermazioni fatte maldestramente da alcuni rappresentanti sindacali della categoria – dice Nizzi –. Ma lascio correre. Una cosa è certa. Non baratto la legge e la normativa vigente con la campagna elettorale». Il sindaco scende poi nel merito delle dichiarazioni dell’assessore regionale Sanna. In particolare alla certezza dell’esponente della giunta che Olbia si adeguerà non appena il ministero varerà i decreti attuativi della legge. «Da sempre il nostro comune segue le leggi – afferma Nizzi –. È buona regola del nostro ente rispettare le norme vigenti come dimostrano tutti i giudizi sul nostro operato che arrivano dal Tar, dal Consiglio di Stato e della Cassazione. Quindi ci siamo già adeguati alle leggi vigenti anche in materia di proroga delle concessioni balneari». Il sindaco difende poi con forza le scelte del dirigente del settore Urbanistica di firmare i dinieghi di proroga. «Le dichiarazioni dell’assessore Sanna sulla mia presunta richiesta “di strumenti da mettere in faccia ai miei dirigenti” non risponde a verità – afferma –. Sostengo e lo ribadisco ancora una volta che quando ci sarà una norma nazionale, non una circolare o una determina regionale, rispettosa della direttiva europea sovraordinata e della Costituzione italiana, allora la applicheremo». Nizzi fa poi un’altra correzione alle dichiarazioni dell’assessore Sanna. «Non ho nessuna intenzione di fare polemica – conclude Nizzi –, ma l’assessore Sanna dovrebbe sapere che Olbia non è l’unico comune che non sta applicando la proroga delle concessioni. La stragrande maggioranza dei comuni costieri non si è adeguata a una legge nazionale incostituzionale. E chi aveva firmato le proroghe le sta revocando. Non bastano le promesse o gli impegni verbali del ministro Francesco Boccia per cambiare la legge».

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