La Nuova Sardegna

Olbia

Oncologia, stop alle terapie via all’esodo verso Nuoro

di Sergio Secci
Oncologia, stop alle terapie via all’esodo verso Nuoro

Siniscola, da domani il poliambulatorio non somministrerà i farmaci antiblastici La deputata Lapia: «Si crea un disservizio che tocca pazienti già debilitati»

01 marzo 2020
3 MINUTI DI LETTURA





SINISCOLA. Da domani al poliambulatorio non saranno più somministrati i farmaci antiblastici e i numerosi pazienti che devono sottoporsi a chemioterapia saranno costretti a spostarsi al reparto di oncologia dell’ospedale San Francesco di Nuoro. La motivazione della decisione che ha gettato nello sconforto decine di ammalati che dovranno sobbarcarsi oltre cento chilometri in più e disagi non indifferenti dal punto di vista della salute per ottenere la terapia che sino ai giorni scorsi hanno ottenuto nel capoluogo baroniese è stata presa dalla direttrice della Assl Grazia Cattina. Un atto legato alle condizioni dei locali che ospitano l’ambulatorio di oncologia del poliambulatorio dove manca il reparto di anestesia-rianimazione. Una scelta dettata da motivi di sicurezza visto che al San Francesco è presente un’attrezzata struttura di rianimazione ma che non tiene conto delle distanze dall’alta Baronia. Se la decisione venisse confermata, sarebbe una vera beffa per i pazienti che devono sottoporsi a chemioterapia: un trattamento che ha effetti collaterali spesso molto pesanti e che mal si concilierebbero con il viaggio. Le disposizioni dell’Ats nuorese sembrano imporre la sospensione immediata della somministrazione dei farmaci già da domani in attesa, di verificare che siano garantite a Siniscola le necessarie condizioni di sicurezza per utenti e operatori. A dire il vero, la Assl, avrebbe predisposto anche l’eventuale trasporto dei pazienti da Siniscola a Nuoro ma non per questo, verrebbero meno i disagi.

Appena la voce della chiusura di oncologia è cominciata a circolare a Siniscola e Posada ma anche a Lodè e negli altri centri del circondario, si è subito levata la voce di tanti pazienti preoccupati per le possibili conseguenze. Immediata la presa di posizione dell’onorevole penta stellata Mara Lapia: «Non viene chiusa oncologia ma si interrompono le terapie – dice – si viene quindi a creare un disservizio a chi si sottopone a trattamenti chemioterapici infusionali, pazienti già fortemente debilitati e sottoposti a una gravissima patologia. Mi viene da domandare come mai fino ad oggi pur non essendoci rianimatori i pazienti siano stati trattati a Siniscola. Si doveva procedere a tamponare la falla e creare una situazione in cui non si procedesse alla chiusura anche perché un mese fa – prosegue Mara Lapia – la dottoressa Cattina mi ha correttamente avvertito, avrebbe attivato la preparazione dei chemioterapici a Nuoro e l’ho invitata a provvedere affinché venissero comunque trasfusa sia A Siniscola che a Sorgono. È stata invitata a non procedere perché ci sono persone che si rifiutano di fare la transumanza in altri ospedali. Si tratta di persone fortemente debilitate e c’è anche chi preferisce lasciarsi morire. La Cattina mi aveva garantito che non sarebbe successo e invece proprio dopo la visita dell’assessore Nieddu arriva la beffa con la chiusura del servizio fondamentale per i malati oncologici. Sono stata criticata per aver contestato la visita di un assessore – conclude – ed invece si è chiuso il servizio. La mia proposta è che affinché si possa somministrare la terapia sul territorio e i pazienti non si debbano spostare a Nuoro – dice la Lapia – dato che questo servizio si svolge una volta alla settimana si mandi un anestesista-rianimatore da Nuoro salvando così un servizio fondamentale per i malati oncologici. I costi sarebbero sostenibili e non ci saranno più scuse per depotenziare il nostro territorio».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Santissima Annunziata

Sennori, cade dallo scooter all’ingresso del paese: grave una sedicenne di Sorso

Video

Impotenza maschile e suv, ne discutono le donne: la risposta di Geppi Cucciari ai talk show dove soli uomini parlano di aborto

Le nostre iniziative