La Nuova Sardegna

Olbia

Pazienti oncologici, il caso al ministero della Salute

di Sergio Secci
Pazienti oncologici, il caso al ministero della Salute

Siniscola, la deputata M5s Mara Lapia presenta un’interrogazione sul servizio La replica dell’Assl: «Sono stati presi in carico a Nuoro, nessuna criticità»

04 marzo 2020
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SINISCOLA. Un’interrogazione parlamentare sulla sospensione dei trattamenti per infusione dei chemioterapici ai malati di cancro baroniesi, per sciogliere ogni dubbio interpretativo sulle norme che regolano le infusioni oncologiche. Dopo la decisione dell’Ats di sospendere al Poliambulatorio di Siniscola i trattamenti antiblastici per via endovenosa con decorrenza immediata, la parlamentare Mara Lapia (M5S), componente della commissione Affari sociali e sanità della Camea, ha deciso di interrogare il ministro della Salute, Roberto Speranza. La deputata sarda, lunedì scorso, ha trascorso l’intera mattinata nella struttura sanitaria baroniese, con il direttore Pasqualino Manca e l’oncologo Paolo Piredda, per capire come mai si sia deciso di tagliare il servizio a Siniscola. Il timore della parlamentare è che la situazione già verificatasi a Siniscola, in tempi brevi si possa verificare anche a Sorgono e Macomer: basti pensare che quando il dottor Marcello Simbula (l’unico chirurgo in attività a Sorgono, ndc) andrà in pensione, l’Ats potrebbe decidere di porre la parola fine sull’attività di chirurgia anche qui. Si prefigura – ne è convinta Mara Lapia – una situazione in cui verrà meno la presenza dei medici anestesisti, senza i quali, dunque, si bloccheranno le terapie infusionali, in un processo “a cascata”.

Intanto arrivano le precisazioni dell’Assl nuorese sulla sospensione dei trattamenti oncologici al poliambulatorio di Sinsicola. “Tutti i pazienti continuano ad essere presi in carico presso l'U.O. di Oncologia di Nuoro, senza pregiudicare il servizio, ma anzi con una attenzione alla qualità delle prestazioni e alla sicurezza dei pazienti ancora maggiori rispetto al passato” dice una nota della direttrice Grazia Cattina. L’unità di Nuoro non ha rappresentato nessuna criticità nella presa in carico dei quattro pazienti oncologici in trasferimento da Siniscola che risultano peraltro residenti in centri più vicini e ben collegati al capoluogo, con un disagio effettivamente ridotto al minimo, tanto che allo stesso distretto non è pervenuta lamentela alcuna su presunte inefficienze o mancanze. La sospensione della infusione di antiblastici” spiega la direzione , ma non dell'ambulatorio di Oncologia a Siniscola è peraltro temporanea in attesa che siano effettuati interventi di miglioramento e adeguamento, ai fini del definitivo accreditamento della struttura, ed è stata stabilita proprio per andare incontro alle esigenze dei pazienti, con l'esclusivo fine di garantire la sicurezza dei pazienti e degli operatori sanitari interessati e, al tempo stesso, la qualità del trattamento assicurato. Per quanto riguarda la specialistica ambulatoriale non solo non è mai venuta meno l'attenzione ma anzi è in atto un potenziamento della struttura».

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