La Nuova Sardegna

Olbia

Sul Caocci guerra Nizzi-Palermo

di Serena Lullia
Sul Caocci guerra Nizzi-Palermo

La dirigente aveva chiuso lo stadio. Il sindaco lo riapre con l’ok dei vigili del fuoco: «Un atto illegittimo»

07 marzo 2020
2 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Il sindaco spezza i lucchetti con cui un’ordinanza dirigenziale aveva sigillato lo stadio polivalente Caocci. Settimo Nizzi cestina l’atto con cui la responsabile del settore Cultura e Pubblica istruzione, Gabriella Palermo, aveva chiuso l’impianto sportivo all’interno del parco Fausto Noce. Un provvedimento che aveva messo alla porta squadre di calcio, associazioni di giovani atleti che in quella struttura si allenano. Il primo cittadino si riprende il potere che gli è assegnato per legge e dopo aver ottenuto il via libera dai vigili del fuoco spalanca le porte dello stadio. Con decorrenza immediata, restrizioni del coronavirus permettendo, si potranno svolgere allenamenti ed eventi sportivi con massimo 100 persone.

Dietro le quinte. Ma dietro l’atto di forza del sindaco si nasconde, e nemmeno poi tanto, la convivenza amministrativa tempestosa con la dirigente della Pubblica Istruzione. Gabriella Palermo non è proprio una funzionaria qualsiasi. Licenziata nel 2002 per motivi disciplinari quando sulla poltrona da sindaco c’era sempre Nizzi, era stata reintegrata nel 2011 con sentenza del giudice del lavoro. Il Comune era srari condannato a un risarcimento alla Palermo di 850mila euro. «Il dirigente ha emesso per due volte un’ordinanza che non poteva fare – chiarisce Nizzi –. Spetta alla commissione di verifica valutare responsabilità ed eventuali danni causati».

Atto illegittimo. «Le strutture pubbliche possono essere chiuse solo dal sindaco o in caso di inerzia dal prefetto – spiega Nizzi –. Dal momento che non c’è stata inerzia e ho chiesto per ben due volte al dirigente di ritirare l’ordinanza di chiusura dello stadio Caocci, che non ha fatto, ho richiesto un parere all’ufficio legale del Comune. Mi è stata consegnata una copiosa relazione che dice chiaramente che certi tipi di atti amministrativi possono essere fatti esclusivamente dal sindaco. I dirigenti propongono, ma l’ufficiale di Governo è solo il sindaco. Lo dice il Testo unico degli enti locali».

Da inagibile ad agibile. In una manciata di giorni il Caocci è passato da inagibile ad agibile. Nessuna magia, spiega Nizzi. Solo l’iter di legge. «Ho chiesto al Comando provinciale dei vigili del fuoco di consentire la riapertura fornendo tutte le autorizzazioni che ha quella struttura – spiega –. Abbiamo evitato che le nostre squadre avessero la sconfitta a tavolino, fossero cancellate dal campionato o penalizzate per il prossimo anno. Il Caocci ha un lungo elenco di certificazioni. Quella statica. Dell’impianto elettrico. Del riscaldamento e della caldaia. Manca il Certificato prevenzione incendi per il quale il Governo ha previsto una proroga al 31 dicembre. Siamo carenti per le vie di fuga ma abbiamo già il progetto. Dai vigili del fuoco abbiamo quindi ricevuto il via libera per disputare partite ed eventi a porte chiuse con meno di 100 persone».



In Primo Piano
Elezioni comunali 

Ad Alghero prove in corso di campo larghissimo, ma i pentastellati frenano

Le nostre iniziative