La Nuova Sardegna

Olbia

Seconde case ai raggi x anche nell’altra Costa

Seconde case ai raggi x anche nell’altra Costa

Controlli nelle residenze estive di Aglientu, Trinità e Badesi per verificare il rispetto della quarantena

12 marzo 2020
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AGLIENTU. C'è chi, come il sindaco di Aglientu Antonio Tirotto, lo definisce (con preoccupazione) "turismo epidemiologico". Un piccolo esodo di vacanzieri o proprietari di seconde case che provengono soprattutto dal nord Italia e da quelle che sono state definite come prime zone rosse. Così, anche l"altra Costa" (che comprende le località balneari nei Comuni di Aglientu, Trinità d'Agultu e Vignola e Badesi) corre ai ripari intensificando i controlli, grazie all'ausilio delle forze dell'ordine, dei barracelli e dei vigili urbani che saranno incrementati. Per ora, la situazione sembra sotto controllo.

Aglientu. «Visto il fenomeno del turismo epidemiologico - spiega il sindaco Tirotto - rafforzeremo la squadra della polizia locale con assunzioni stagionali per i dovuti controlli sul territorio. Per il Comune c'è un'impostazione quasi militare: restrizioni per l'accesso al centro operativo comunale, in emergenza non possiamo permetterci che anche il municipio venga devastato dall'epidemia». Vanno avanti i controlli e si cerca di far rispettare le regole per tutelare la salute di tutti. Devono fare la quarantena tutte le persone arrivate in Sardegna dopo il 9 marzo, provenienti da qualsiasi località. Devono, inoltre, rispettare la quarantena, tutti quelli arrivati dalle zone rosse già dal 23 febbraio.

Trinità d'Agultu. «Ho sentito diverse persone al telefono dopo le segnalazioni ricevute o fatte da loro stesse in autoquarantena - dice il sindaco di Trinità, Giampiero Carta -: nel nostro territorio il controllo è fatto dai vigili e dai carabinieri del paese. Il comandante Ettore Meschini ci sta dando una grande mano. Cerchiamo di monitorare se la quarantena viene rispettata da tutti: parlo di vacanzieri, proprietari di seconde case ma, anche, dei residenti che sono stati fuori. Ho inviato una lettera a tutti dove ho scritto che i sacrifici di questi giorni sono necessari per la salute di tutti ma, anche, per salvaguardare il lavoro e il sistema economico: ne usciremo più forti».

Badesi. «Anche da noi - dice il sindaco di Badesi Gian Mario Mamia - ci sono controlli affinché si rispettino le regole. Tutti dobbiamo rispettarle. Vigili e barracelli sono allertati e controllano chi arriva da fuori. L'unica cosa, in questo momento, è continuare a garantire vigilanza assoluta e e non creare allarmismi».

Gli altri paesi. Intanto, anche gli altri sindaci dell'Alta Gallura e del Monte Acuto si stanno facendo in quattro per tutelare la salute dei propri concittadini. Le pagine sociale dei Comuni o degli amministratori sono costantemente aggiornate e danno tutte le informazioni per affrontare l'emergenza Coronavirus. Emiliano Deiana, sindaco di Bortigiadas e presidente Anci Sardegna, in questi giorni, ha fatto diverse dirette facebook spiegando le regole da seguire fino al 3 aprile. (s.d.)

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