La Nuova Sardegna

Olbia

“Il Mater diventi centro di riferimento”

“Il Mater diventi centro di riferimento”

Antonio Satta, presidente della conferenza sanitaria, scrive al governatore Solinas

18 marzo 2020
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OLBIA. «Non è possibile che il Mater Olbia non sia diventato un punto di riferimento regionale in un momento di grande emergenza sanitaria» A dirlo è Antonio Satta, presidente della conferenza socio-sanitaria della Gallura, che ha inviato una lettera al presidente della Regione Christian Solinas e coinvolto tutti gli assessori e i consiglieri regionali della Gallura. «Trovo davvero singolare - scrive Satta - che in una situazione così delicata, legata alla diffusione del Covid-19 - ci sia un ospedale come il Mater Olbia, che tutti abbiamo voluto, non considerato alla stregua di altri ospedali che hanno le stesse, o addirittura minori, caratteristiche per far fronte all’emergenza. Questo accade nonostante, da subito, i vertici del Mater abbiano messo a disposizione la moderna struttura per garantire tutto l’aiuto possibile al nostro Paese. Stiamo parlando di un ospedale che ha ampi spazi e ingressi separati e lo renderebbero ideale per ospitare, in isolamento, i pazienti sardi contagiati che necessitano delle cure più urgenti. Il Mater Olbia, per la Sardegna, così come il collegato ospedale Gemelli per il Lazio (a sua volta in stretta collaborazione con lo Spallanzani di Roma), potrebbe e dovrebbe diventare immediatamente un centro di riferimento: ha tutte le caratteristiche per esserlo e manca solo il via libera della Regione Sardegna. Dispone di 13 posti letto di terapia intensiva, di apparecchiature di ultimissima generazione e di personale altamente qualificato».

Il presidente della conferenza socio-sanitaria della Gallura insiste, rivolgendosi al presidente Solinas. «Credo sia utile e necessario utilizzare tutte le risorse della nostra isola, fra le quali, e non in secondo piano, c’è il Mater Olbia. Resto in attesa di una sua urgente e autorevole valutazione su questa situazione che, a mio parere, è a dir poco incredibile». (s.p.)

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