Venti lavoratori bloccati in Corsica
Santa Teresa, la Moby disponibile a una corsa straordinaria. Appello alla Regione
21 marzo 2020
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SANTA TERESA. Per riportare a casa una ventina di lavoratori sardi dalla Corsica, la Moby ha comunicato alla Regione la disponibilità per una corsa straordinaria sulla rotta Santa Teresa-Bonifacio. Ma per effettuare il collegamento internazionale di linea occorre anche il via libera delle autorità dell’isola dirimpettaia. Il prefetto della Corsica, Franck Robine, ha ordinato la chiusura degli scali sino al 31 marzo. In Sardegna, la cancellazione della corsa transfrontaliera sino al 25 marzo era arrivata una settima fa, con l’ordinanza regionale anti-coronavirus. Ieri mattina, 15 lavoratori si sono imbarcati sulla nave della Corsica Ferries che fa la spola tra Bastia e Livorno. Dallo scalo toscano sono poi sbarcati a Golfo Aranci. Tuttavia, chi è rimasto in Corsica chiede di poter rientrare in Sardegna con il traghetto della Moby: il braccio di mare da percorrere è di appena nove miglia e il costo del biglietto è inferiore perché in regime di continuità territoriale con la convenzione Moby-Regione. «I nostri connazionali si trovano bloccati in Corsica e, nonostante la possibilità di rimpatrio previa autorizzazione del presidente della Regione, non possono tornare in Sardegna perché non è previsto alcun collegamento marittimo tra le due isole, fino a nuovo ordine», afferma l’amministratrice del gruppo Facebook “Sardi in Corsica”, Stefania Orrù. «Condivido le preoccupazioni e accolgo l’appello –, dice il consigliere del M5s, Roberto Li Gioi –. Al governatore Solinas chiedo che faccia il possibile per permettere ai lavoratori di rientrare a casa». La Regione di fatto si sta mobilitando per farli rientrare. «Quattro giorni fa abbiamo comunicato loro che sarebbero potuti tornare con la Corsica Ferries, autorizzata a trasportare i passeggeri – spiegano il capogruppo del consiglio regionale della Lega, Dario Giagoni e il consigliere Giovanni Satta -. Le procedure per sbloccare la situazione sulla rotta internazionale Santa Teresa- Bonifacio non sono tempestive perché ci sono divieti nazionali e regionali. Tuttavia, faremo il possibile per riportarli a casa». Poi dovranno mettersi in quarantena.
Sei giorni fa, sempre dalla Corsica, la Moby aveva riportato in Sardegna 36 pendolari sardi rimasti bloccati sull’isola dopo l’ordinanza regionale notturna sullo stop ai collegamenti tra Bonifacio e Santa Teresa. Il Bastia è ormeggiato alla banchina del porto Longonsardo, a disposizione della Protezione civile e della Regione in caso di emergenza. (w.b.)
Sei giorni fa, sempre dalla Corsica, la Moby aveva riportato in Sardegna 36 pendolari sardi rimasti bloccati sull’isola dopo l’ordinanza regionale notturna sullo stop ai collegamenti tra Bonifacio e Santa Teresa. Il Bastia è ormeggiato alla banchina del porto Longonsardo, a disposizione della Protezione civile e della Regione in caso di emergenza. (w.b.)