La Nuova Sardegna

Olbia

Parto nel Punto nascita soppresso

di Serena Lullia

La Maddalena, il piccolo Michael è venuto al mondo al Paolo Merlo. Sta bene, è a Olbia con la mamma

25 marzo 2020
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LA MADDALENA. Il piccolo Michael è nato nel Punto nascita che non c’è. All’ospedale Paolo Merlo, diventato solo una manciata di giorni fa Punto di primo intervento. La notte scorsa mamma Roberta si è presentata al Pronto soccorso e ha dato alla luce il suo quarto figlio. Sotto lo sguardo attento di Dio. Un raggio di sole nella difficile emergenza per il Coronavirus. Una bella notizia per una comunità stremata dall’isolamento di due settimane.

Il parto. Susanna, come ogni mamma maddalenina, era seguita dall’equipe di Olbia oltre che dai medici isolani. Da una settimana, dall’ospedale Giovanni Paolo II, era stata invitata a lasciare La Maddalena per trasferirsi a Olbia. La data del parto era ormai alle porte. Dopo la chiusura del Punto nascita, la procedura di sicurezza prevede infatti la “presa in carico” della futura mamma da Olbia, così da programmare l’eventuale monitoraggio clinico e strumentale sino alla nascita del bebè. L’ultima chiamata risale a lunedì sera. La giovane mamma, 35 anni, alla quarta gravidanza, si è presentata al Pronto soccorso lunedì notte con le doglie. Per lei un parto naturale, assistita dagli operatori sanitari maddalenini. Immancabile la mano divina che ancora una volta, la terza in un anno, ha fatto in modo che non ci fossero complicazioni. Michael sta bene e insieme alla mamma si trovano all’ospedale di Olbia.

Il commento. «È una bella notizia – commenta il sindaco Luca Montella –, soprattutto in questo periodo così difficile per l’emergenza Coronavirus. La mano divina ha ancora una volta fatto in modo che tutto andasse bene. Colmando gli errori fatti in termini di riorganizzazione del sistema sanitario. Questo non è però il momento delle polemiche politiche. Quando l’emergenza sarà finita, non si potrà però non tenere conto anche di questa nascita e delle scelte che fa la natura. Adesso festeggiamo come comunità la nascita del nostro piccolo concittadino. Facciamo gli auguri alla mamma e continuiamo a restare a casa per poter tornare il prima possibile alla normalità delle nostre vite».

Il Punto nascita che non c’è. Nell’ottobre 2016 il Punto nascita viene “temporaneamente” chiuso. Come le strutture gemelle in tutta Italia che non raggiungono i 500 parti all’anno. Inutili le proteste della classe politica, delle mamme e dei cittadini. Nemmeno la condizione di insularità viene considerata una motivazione valida per conservarlo.

La procedura. La Assl di Olbia ha quindi attivato una procedura di sicurezza per le future mamme. Anche attraverso il personale proveniente dal Giovanni Paolo II assicura al Paolo Merlo un “presidio di sorveglianza ostetrica”. In presenza di gravidanza a basso rischio la donna viene seguita fino alla 36esima settimana. A quel punto, fatti i controlli previsti dal protocollo viene inviata all’ambulatorio di “Gravidanza a termine” di Olbia che si occupa di seguirla fino al parto.

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