La Nuova Sardegna

Olbia

Si fermano le crociere, la stagione è a rischio

di Giandomenico Mele
Si fermano le crociere, la stagione è a rischio

Tutte le compagnie hanno già annullato gli accosti di marzo e aprile all’Isola Bianca, sospesi gli altri

30 marzo 2020
3 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Il coronavirus rischia di affondare il mercato croceristico. Una botta tremenda anche per l’Isola Bianca. Ancora prima del decreto del Governo che blocca l’arrivo di tutte le navi da crociera nei porti italiani, a Olbia erano stati cancellati gli sbarchi di marzo, aprile e maggio. Giugno, luglio ed agosto restano congelati, ma tutto lascia pensare che i giganti del mare resteranno fermi in banchina. Un dato su tutti: negli ultimi giorni tra le 20 e le 30 navi da crociera sono rimaste bloccate, secondo la procedura di “stand by”, davanti al porto di Miami. Il calendario degli accosti delle navi da crociera predisposto dall’Autorità portuale per l’Isola Bianca diventa così virtuale. Il calo rispetto al 2019 rischia di essere assoluto, sfiorando il 100%. Un dramma.

Lo stop. Le prime due date di marzo sono state cancellate. Il 13 e il 27 marzo avrebbero dovuto fare scalo al porto di Olbia le due navi AidaBella della compagnia Aida cruises, che fa parte del gruppo Costa crociere. La nave, capace di ospitare 2.100 passeggeri, è stata bloccata in Grecia. Confermati anche gli annullamenti per aprile: saltano gli altri due scali della AidaBella del 10 e 24 aprile, quello della Berlin del 10 aprile, la Belle dell’oceans del 25 aprile e AidaMira del 30 aprile. Ma tutto il traffico croceristico è congelato per i mesi seguenti. «Hanno annullato gli scali, le compagnie si stanno riposizionando – spiega Gabriele Sardo, responsabile di Unimare Olbia –. Tutto viene congelato. Esistono delle indicazioni di massima, ma sono scritte sull’acqua. L’epidemia sta azzerando tutto e non si sa quando si potrà ricominciare. Anche lo spostamento ad altre date nel 2020, a settembre e ottobre per esempio, non è affatto sicuro».

La crisi. Una tragedia commerciale per un settore che beffardamente per il 2020 veniva indicato in crescita. «L’evoluzione dell’epidemia preoccupa soprattutto per gli effetti sul nord Europa – conferma Aurelio Spano, agente Unimare –. Aida ha cancellato tutti gli sbarchi, lo stesso Silver sea cruise. In questo momento le grandi compagnie stanno cercando porti dove fermare le navi, in attesa di capire l’evoluzione del virus».

Costa crociere a Olbia? In questo senso la stessa Costa crociere avrebbe espresso interesse per fermare una sua nave da crociera a Olbia in un molo non operativo. Se ne parlerà dopo il blocco del Governo, che potrebbe andare avanti, come minimo, per tutto il mese di aprile. Davanti a una situazione del genere, però, il futuro diventa un’incognita. Il progetto di un terminal croceristico nel porto Isola Bianca, proposto da Sinergest e che aveva suscitato l’interesse dell’Authority, torna in archivio. Se ne riparlerà se e quando Sinergest resterà operativa sul porto di Olbia. Anche quest’ultimo un bel punto interrogativo. «Temiamo anche i riflessi per i lavoratori, all’Isola Bianca sono impiegate complessivamente 280 persone – spiega Sergio Prontu, segretario della Filt Cgil Gallura –. La situazione è difficile e bisogna garantire i sussidi ai portuali. Al momento non esistono garanzie nemmeno per il ripristino dei normali collegamenti marittimi per il traffico passeggeri. Il sistema delle crociere poi è bloccato, con l’aggravante dell’incidenza della diffusione del virus a livello mondiale». Sono negli ultimi due giorni risultano già 280 call (toccate di navi) cancellate nei porti italiani tra marzo e aprile, con 490mila passeggeri persi.

In Primo Piano
Elezioni comunali 

Ad Alghero prove in corso di campo larghissimo, ma i pentastellati frenano

Le nostre iniziative