Laurea in streaming per il neo ingegnere
di Paolo Ardovino
Il 24enne olbiese Matteo Piro discute la tesi in chat al Politecnico di Torino. Il voto: 110/110
02 aprile 2020
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OLBIA. E ora tutto lo stress degli ultimi mesi e la gioia della proclamazione si affievoliscono. Matteo Piro, olbiese classe 1996, potrà raccontarlo ai posteri. Ieri si è laureato, ma in una maniera tutta particolare: senza corona d’alloro né strette di mano, al massimo un giro di videochiamate e telefonate ad amici e parenti dopo aver chiuso la chat dell’università.
«Certo, concludere il proprio percorso così forse non è proprio il sogno di tutti, ma non è colpa di nessuno». Matteo è uno dei tanti studenti d’Italia che negli ultimi giorni si sono laureati in via telematica, affrontando la fatidica discussione di fronte sì a relatori e commissione, ma attraverso la webcam. E sarebbe il primo olbiese, che è una piccola curiosità in più da portarsi dietro.
Matteo Piro è diventato dottore con la valutazione di 110/110 nel corso di laurea magistrale in Ingegneria edile al Politecnico di Torino. E anche lui, comunque in giacca, camicia e cravatta, era a Torino. Ma nella sua cameretta. «Quando è scoppiata l’emergenza già dai primi di marzo qui al nord Italia, stavo concludendo la tesi e comunque non sarei tornato nell'isola, pur non potendo uscire di casa qui ho amicizie e rapporti speciali, e ho deciso comunque di rimanere». Nella videochiamata dell’appello di laurea erano collegati, contemporaneamente, dieci studenti, i professori, «e quando uno prendeva la parola gli altri spegnevano il microfono e ascoltavano» spiega, attenti a evitare le figuracce che stanno facendo il giro del web, con alunni e docenti che dimenticano il microfono acceso mentre fanno commenti inopportuni «e un po’ si sperava che accadesse a qualcuno – scherza Matteo – ma è andato tutto bene, siamo stati bravi». L’ansia da prestazione comunque c’era, ma di sicuro esporre nella propria camera e senza platea ha smorzato la tensione. Con i correlatori Vincenzo Corrado e Ilaria Ballarini, il giovane di Olbia si è laureato con una tesi dal titolo “Metodologie e strumenti per la modellazione energetico-ambientale di parchi edilizi”. «Consiste nel prendere un patrimonio edilizio, che sia un isolato, un quartiere, un intero edificato cittadino, e studiarlo dal punto di vista energetico – spega –. Uno dei punti della tesi era simulare energeticamente un isolato di Alessandria, e abbiamo ottenuto dei risultati interessanti. È un argomento ancora in via di sviluppo, storicamente ci si focalizza sulla modellazione energetica di singoli edifici».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
«Certo, concludere il proprio percorso così forse non è proprio il sogno di tutti, ma non è colpa di nessuno». Matteo è uno dei tanti studenti d’Italia che negli ultimi giorni si sono laureati in via telematica, affrontando la fatidica discussione di fronte sì a relatori e commissione, ma attraverso la webcam. E sarebbe il primo olbiese, che è una piccola curiosità in più da portarsi dietro.
Matteo Piro è diventato dottore con la valutazione di 110/110 nel corso di laurea magistrale in Ingegneria edile al Politecnico di Torino. E anche lui, comunque in giacca, camicia e cravatta, era a Torino. Ma nella sua cameretta. «Quando è scoppiata l’emergenza già dai primi di marzo qui al nord Italia, stavo concludendo la tesi e comunque non sarei tornato nell'isola, pur non potendo uscire di casa qui ho amicizie e rapporti speciali, e ho deciso comunque di rimanere». Nella videochiamata dell’appello di laurea erano collegati, contemporaneamente, dieci studenti, i professori, «e quando uno prendeva la parola gli altri spegnevano il microfono e ascoltavano» spiega, attenti a evitare le figuracce che stanno facendo il giro del web, con alunni e docenti che dimenticano il microfono acceso mentre fanno commenti inopportuni «e un po’ si sperava che accadesse a qualcuno – scherza Matteo – ma è andato tutto bene, siamo stati bravi». L’ansia da prestazione comunque c’era, ma di sicuro esporre nella propria camera e senza platea ha smorzato la tensione. Con i correlatori Vincenzo Corrado e Ilaria Ballarini, il giovane di Olbia si è laureato con una tesi dal titolo “Metodologie e strumenti per la modellazione energetico-ambientale di parchi edilizi”. «Consiste nel prendere un patrimonio edilizio, che sia un isolato, un quartiere, un intero edificato cittadino, e studiarlo dal punto di vista energetico – spega –. Uno dei punti della tesi era simulare energeticamente un isolato di Alessandria, e abbiamo ottenuto dei risultati interessanti. È un argomento ancora in via di sviluppo, storicamente ci si focalizza sulla modellazione energetica di singoli edifici».
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