istituto panedda
Viaggio a “Su Nuraxi” ma solo virtuale
Seminario digitale alla scoperta del sito archeologico di Barumini
17 aprile 2020
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OLBIA. I ragazzi dell’istituto Panedda sono andati alla scoperta del nuraghe di Barumini. Ovviamente tutto si è svolto attraverso un viaggio virtuale, visto il blocco di ogni attività per via della pandemia di coronavirus. La scuola ha infatti aderito al seminario digitale sul patrimonio Unesco in Sardegna, promosso dal gruppo sardo dell’Associazione italiana giovani per l’Unesco e inserito nell’ambito del progetto Edu. Facendo un passo indietro nel tempo lungo 3500 anni, i ragazzi olbiesi, insieme ai coetanei del liceo Dettori di Cagliari, si sono concentrati su quello che è uno dei siti archeologici più importanti del Mediterraneo: l’area archeologica di Su Nuraxi di Barumini, la più grande testimone della civiltà nuragica.
Diversi i relatori del seminario. Gianni Mutzu, dirigente scolastico dell’istituto Panedda, ha aperto l’appuntamento con una premessa relativa all’importanza del legame tra la cultura e il territorio. Poi è stata la volta di Manuela Puddu, della direzione regionale Musei Sardegna e direttrice dell’area archeologica di Su Nuraxi, di Chiara Pilo, della Soprintendenza di Cagliari e delle province di Oristano e Sud Sardegna, e di Francesca Carrada della Regione. Sono intervenuti anche Salvatore Bellisai, presidente del cda della Fondazione Barumini, Caterina Lilliu, membro del cda e referente per le attività museali, e il coordinatore scientifico Giorgio Murru. I rappresentanti regionali dei giovani dell’Unesco Sardegna, Federico Porcedda e Gianfranco Sanna, hanno chiuso il “webinar” ringraziando tutti i relatori e gli studenti partecipanti.
Considerato il successo dell’iniziativa, si valuterà il proseguimento di attività di divulgazione e promozione del patrimonio materiale e immateriale sempre attraverso il format digitale. (d.b.)
Diversi i relatori del seminario. Gianni Mutzu, dirigente scolastico dell’istituto Panedda, ha aperto l’appuntamento con una premessa relativa all’importanza del legame tra la cultura e il territorio. Poi è stata la volta di Manuela Puddu, della direzione regionale Musei Sardegna e direttrice dell’area archeologica di Su Nuraxi, di Chiara Pilo, della Soprintendenza di Cagliari e delle province di Oristano e Sud Sardegna, e di Francesca Carrada della Regione. Sono intervenuti anche Salvatore Bellisai, presidente del cda della Fondazione Barumini, Caterina Lilliu, membro del cda e referente per le attività museali, e il coordinatore scientifico Giorgio Murru. I rappresentanti regionali dei giovani dell’Unesco Sardegna, Federico Porcedda e Gianfranco Sanna, hanno chiuso il “webinar” ringraziando tutti i relatori e gli studenti partecipanti.
Considerato il successo dell’iniziativa, si valuterà il proseguimento di attività di divulgazione e promozione del patrimonio materiale e immateriale sempre attraverso il format digitale. (d.b.)