La Nuova Sardegna

Olbia

Pioggia e disagi, ritorna la paura

Pioggia e disagi, ritorna la paura

La piena del Padrongianus ha spazzato via la dorsale idrica: diversi centri rimangono senz’acqua

23 aprile 2020
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OLBIA. Strade chiuse, fiumi esondati, cantine allagate. E’ accaduto in città, nelle periferie e in tanti centri della Gallura. In alcuni casi i danni sono stati pesanti. La piena del Padrongianus ha letteralmente portato via la dorsale idrica: la condotta, cioè, che porta l’acqua potabile a Murta Maria, Porto San Paolo, Porto Taverna, Monte Petrosu e Vaccileddi. Tutti centri che ora possono contare sulle cisterne di riserve. Il sindaco di Loiri Porto San Paolo, Francesco Lai, si è subito mobilitato: «Quanto accaduto - ha detto - non era certo prevedibile o preventivabile. Attendiamo comunicazioni ufficiali per il ripristino, sperando nell’urgenza dell’intervento, ma compatibilmente con le condizioni avverse e i livelli dei bacini ancora molto alti».

«Al momento tutto l'attraversamento fluviale è sommerso - ha fatto sapere Abbanoa con un comunicato -: sono in corso le verifiche sui lavori necessari per sistemare la condotta. Nel frattempo, sarà attivato un servizio sostitutivo di autobotti con priorità alle utenze sensibili». Il Comune di Loiri Porto San Paolo sta anche intervenendo per ripristinare la viabilità, anche perché ci sono stati molti smottamenti. Non solo. Si sono registrati allagamenti ovunque e tra le situazioni più delicate c’è quella sul ponte Azzanidò.

A Olbia, decine sono stati gli interventi compiuti dai vigili del fuoco: squadre al lavoro per 48 ore di fila, anche se - come hanno fatto sapere dal comando provinciale - non si sono registrate situazioni di reale pericolo. La squadra 7A del distaccamento della Basa si è dovuta muovere, tra l’altro ieri e ieri, in diversi quartieri e nelle zone attorno alla città sia per prosciugamenti ma anche per rimettere in sicurezza i tetti di alcuni palazzi. A Putzolu, via Santa Elisabetta - completamente invasa dall’acqua - è stata chiusa, per garantire la sicurezza degli abitanti della zona anche se già dalla tarda serata di ieri la situazione era migliorata.

Al lavoro anche gli uomini della protezione civile, mentre gli agenti della polizia municipale hanno svolto una continua attività di vigilanza e controllo. Tante le segnalazioni arrivate da Pittulongu: nessun grave allarme, ma diverse strade si sono trasformate in laghi (soprattutto nella zona della spiaggia) e gli accessi sono stati sbarrati.

Non sono mancati i disagi anche in alcuni paesi dell’Alta Gallura e del Monte Acuto. A Sant’Antonio, a causa delle abbondanti piogge, alcuni corsi d’acqua esondati (è accaduto, per esempio, nella zona di San Giacomo) hanno reso impossibile o pericolosa la circolazione. E così da parte dell’amministrazione comunale è arrivato immediatamente l’invito doppio a “rimanere a casa”. Nel territorio di Berchidda, infine, sono stati chiusi diversi attraversamenti a Badu Pedrosu e Medatoi. (s.p.)

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