La Nuova Sardegna

Olbia

Fioccano le richieste di aiuti sociali

Se il settore del granito non sorride, gli altri comparti economici della Gallura che riguardano il settore delle costruzioni, sicuramente, non possono dirsi immuni da crisi e i numeri sulle...

27 aprile 2020
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Se il settore del granito non sorride, gli altri comparti economici della Gallura che riguardano il settore delle costruzioni, sicuramente, non possono dirsi immuni da crisi e i numeri sulle richieste di cassa integrazione sono impietosi.

Se sommiamo ti dati del lapideo agli altri si parla di 314 aziende interessate e quasi 1500 lavoratori (1454). In edilizia sono 271 le aziende che hanno fatto ricorso agli aiuti sociali per un totale di 1070 lavoratori interessati: 98 a Olbia; 52 ad Arzachena; 22 a Tempio; 10 a Trinità d'Agultu e Vignola; 9 a Santa Teresa; 6 ad Aggius, Aglientu, Luogosanto, Luras, Padru e San Teodoro; 5 a Palau e San Pantaleo; 4 a Berchiddà, Buddusò, La Maddalena, Loiri Porto San Paolo e Telti; 3 a Golfo Aranci; 2 a Badesi, Monti, Oschiri, Sant'Antonio di Gallura; 1 ad Alà dei Sardi e Calangianus. Nel conteggio viene inserita anche un'impresa di Perfugas. Per il settore del legno-arredamento le domande di cassa integrazione sono 274 divise in 17 aziende tra Tempio (6), Olbia (4), Calangianus (4), Berchidda (2) e Luras (1).

Per le aziende che trattano manufatti in cemento nell'elenco di quelle che hanno fatto richiesta di cassa integrazione ce ne sono cinque: 3 a Olbia e 2 ad Aglientu: totale 27 lavoratori. (s.d.)

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