La Nuova Sardegna

Olbia

Nizzi: «Atto di forza per riaprire»

di Serena Lullia
Nizzi: «Atto di forza per riaprire»

Il sindaco a Solinas: «Sia coraggioso, chieda al Governo lo stop ai divieti e la ripartenza dell’aeroporto»

28 aprile 2020
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OLBIA. Un po’ motivatore, un po’ pugile. Il sindaco Settimo Nizzi da un lato prova a infondere coraggio al governatore Solinas messo alle corde da un Dpcm che rischia di mettere al tappeto l’economia sarda. E gli garantisce pieno sostegno nel colpire duro contro i divieti che bloccano le attività commerciali. Dall’altro sale sul ring e sferra pugni decisi contro il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. «La Sardegna non è la Lombardia o il Veneto – attacca il primo cittadino –. In città abbiamo solo cinque pazienti contagiati. Due a domicilio e tre ricoverati in ospedale. Conte non ha studiato e non ha tenuto conto delle ragioni della Sardegna. Non ha nemmeno consultato la conferenza Stato-Regioni prima di emanare il Dpcm, passaggio obbligatorio per dare validità al decreto. Un atto amministrativo imperfetto che potrebbe essere impugnato. Non certo dal Comune. In virtù di questo errore il governatore Solinas deve farsi coraggio e chiedere di eliminare i divieti.

Divieti ridicoli. Nizzi è furioso. Si aspettava un decreto differenziato per regioni in base al numero di contagi. Si è trovato di fronte un provvedimento che poco cambia la situazione e allunga la fila di scontenti. «Il presidente Conte si sta arrogando il diritto di gestire una nazione con semplici Dpcm – attacca il sindaco –, con atti amministrativi non licenziati dal Parlamento. Oltre a questo mette sullo stesso piano le regioni condannandole a morte sicura. E la Sardegna ancora di più. La gente non ha soldi per mangiare, le attività rischiano di chiudere e di licenziare i dipendenti. Si aprono le fabbriche manifatturiere ma si tengono chiusi i negozi di abbigliamento. Si produce ma non si può vendere»

No alla disobbedienza civile. Il sindaco pesta duro sulla inutilità dei divieti in una regione «che è sana». Capisce la disperazione della gente, ma rifiuta il ricorso alla disobbedienza civile. «Mi scrivono commercianti che mi dicono che loro apriranno comunque i negozi anche se vietato perché non hanno nulla da perdere – aggiunge Nizzi –. Io comprendo il loro stato d’animo, la disperazione e la rabbia. I divieti sono sbagliati ma dico no alla disobbedienza civile». Ed è in questo contesto, in cui la crisi economica e sociale rischia di diventare anche un problema di ordine pubblico che Nizzi chiede a Solinas una posizione forte.

Solinas coraggio. «Il Governatore deve avere coraggio, quello che non ha avuto Conte – sottolinea –. Nel tavolo Stato-Regioni deve chiedere l’allentamento dei vincoli alla luce dei dati del contagio che sono davvero pochissimi. Non possiamo continuare a muoverci solo per ragioni di necessità e di salute nella nostra isola. Ragionamento diverso va fatto per chi arriverà da fuori che dovrà essere controllato. Solinas deve forzare la mano e ottenere anche la riapertura immediata dell’aeroporto di Olbia. Non è accettabile che a Cagliari si voli e al Costa Smeralda no».

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