La Nuova Sardegna

Olbia

Frana nel cantiere, aperta un’inchiesta

di Tiziana Simula
Frana nel cantiere, aperta un’inchiesta

La Procura ha avviato accertamenti dopo il crollo di una struttura in cemento armato nella strada provinciale 38 bis

06 maggio 2020
3 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Il cantiere fantasma sulla strada provinciale 38 bis spezzata in due dalla furia del ciclone Cleopatra e non ancora ricostruita, finisce al centro di un’inchiesta della Procura di Tempio. Il capo dei pm Gregorio Capasso ha aperto un fascicolo sull’ennesimo capitolo dell’infinita storia relativa ai lavori di rifacimento della strada di Monte Pino, ancora interrotta a distanza di sei anni e mezzo dall’alluvione: la violenta pioggia di due settimane fa, ha provocato la frana di uno dei nove attraversamenti idraulici in costruzione lungo il tratto di strada provinciale che univa Olbia con Tempio. Le basi di un enorme tombino idraulico sono collassate. La terra è franata e la struttura in cemento armato si è in parte mossa e spaccata. Tutto ciò a poche centinaia di metri dalla voragine nella quale il 18 novembre 2013 precipitarono due auto, un inferno di acqua e fango nella quale morirono tre persone (Sebastiana Brundu, Bruno Fiore e Maria Loriga) e una quarta (Veronina Gelsomino) si salvò miracolosamente. Alla luce dell’ultimo episodio, la Procura ha aperto un’indagine: gli accertamenti sono volti a verificare perché ci sia stato il crollo dell’attraversamento idraulico e come si sia determinato. Ma è molto probabile che le verifiche si estendano all’intero cantiere, dove i lavori sono ancora fermi al 30 per cento. Tutta la situazione sarà esaminata e verificate le eventuali responsabilità dei ritardi e dei nuovi crolli. Sull’apertura del fascicolo – l’attività d’indagine è stata delegata ai Noe – c’è il massimo riserbo, nessuna indiscrezione trapela dagli uffici della Procura.

All’indomani della notizia della frana pubblicata dalla Nuova Sardegna, l’Anas da cui dipende la ricostruzione della strada, ha spiegato di aver inviato, il 30 aprile scorso, i propri tecnici per un sopralluogo per valutare i danni causati dalle piogge. Dal sopralluogo è emerso, così aveva dichiarato l’Anas «il danneggiamento di una parte della platea di fondazione di un tombino idraulico lasciato incompiuto dall’appaltatore precedente, il cui contratto è stato rescisso per inadempienze dell'impresa. L’opera – ha spiegato ancora l’Anas – non è stata in grado di garantire il corretto smaltimento delle acque meteoriche precipitate in enorme quantità ed è stata danneggia proprio a causa del mancato completamento. Dal sopralluogo è infatti emerso il corretto funzionamento e nessun problema per le opere che, al contrario, sono state ultimate, o stanno per esserlo».

Il cantiere per la ricostruzione della strada di Monte Pino, aperto nel maggio 2018, è fermo dal giugno 2019. L’avanzamento dei lavori è inchiodato al 30 per cento. E questo perché l’impresa che aveva vinto l’appalto, l’Imp di Carloforte, alla quale è stato poi rescisso il contratto, aveva riscontrato forti difficoltà economiche. Dopo mesi di silenzio, il cantiere, che era stato messo in sicurezza a febbraio dall’Anas, sarebbe dovuto ripartire ad aprile in base a una procedura agevolata. Ma il Coronavirus ha fatto slittare la ripresa dei lavori. L’assessore regionale ai Lavori pubblici, Roberto Frongia ha fatto sapere di aver chiesto all’Anas di dare priorità assoluta alla ripresa del cantiere ricorrendo agli affidamenti in accordo quadro già stipulati. «Faremo il possibile per far partire le opere entro giugno», ha assicurato Frongia. Una storia infinita, quella della strada di Monte Pino. Con un processo per le vittime del crollo ancora in corso e i lavori di ricostruzione che sembrano non finire mai. Da sei anni e mezzo il collegamento tra Olbia e Tempio è interrotto, con disagi per migliaia di persone che ogni giorno si muovono tra l’Alta e la Bassa Gallura. Un’incompiuta sulla quale vigila il Comitato Pro Monte Pino, che continua a battersi senza sosta per la riapertura della strada.

In Primo Piano
Verso il voto

Gianfranco Ganau: sosterrò la candidatura di Giuseppe Mascia a sindaco di Sassari

Le nostre iniziative