La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, la consigliera Biscu lascia Forza Italia: "Resto in maggioranza ma con spirito critico"

SERENA LULLIA
Olbia, la consigliera Biscu lascia Forza Italia: "Resto in maggioranza ma con spirito critico"

Intervista all'esponente dell'amministrazione Nizzi che entra nel gruppo misto. Diverse le sue posizioni su balneari, caso Desole e linea politica

06 maggio 2020
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OLBIA. Addio a Forza Italia, ma non alla maggioranza. Il gruppo misto in Consiglio comunale dà il benvenuto a Tiziana Biscu. La consigliera ex azzurra, componente delle commissioni Servizi sociali e Cultura-Spettacolo esce dalla formazione in cui è stata eletta quattro anni fa contribuendo a portare Settimo Nizzi sulla poltrona di sindaco. "Nessun problema personale con i colleghi di Forza Italia – spiega Biscu che ha formalizzato la sua uscita da Fi -. Anzi spero che capiscono questa mia decisione. Una scelta su cui stavo riflettendo già da un po’, ma che ritengo fosse giusto fare in questo momento. Oggi Olbia vive una situazione particolare in cui, alle priorità già inserite nel nostro programma elettorale se ne sono aggiunte di nuove, legate all’emergenza Coronavirus. E che necessitano di una assunzione di responsabilità, di uno sguardo diverso, per poter supportare e tenere alta l’attenzione della maggioranza su alcuni temi".

Il Consiglio della discordia. L’ultimo Consiglio comunale ha sicuramente contribuito ad accelerare l’uscita di Biscu dal gruppo di Forza Italia. E lei non ha problemi ad ammettere di avere posizioni con sfumature diverse sui balneari ma anche sul caso che ha coinvolto la consigliera del Pd Patrizia Desole.  In quella occasione è stata discussa la mozione Bacciu in favore della proroga al 2033 delle attività sul mare. Il gruppo azzurro ha votato contro. “Ha ragione il sindaco che la direttiva europea Bolkestein sia norma sovraordinata rispetto alla legge nazionale e regionale – spiega la consigliera -. Non mi ha convinto invece la presunta illegittimità della mozione. Ci veniva chiesto di dare un indirizzo politico al dirigente sulla proroga. E il Consiglio comunale ha quella competenza. La materia è sicuramente molto complessa per i giuristi, figuriamoci per noi che facciamo altri mestieri. Penso quindi che prima di esprime un giudizio così netto sarebbe stato opportuno almeno aspettare i decreti attuativi della legge nazionale. Prendere tempo e valutare se esistano strade legittime per arrivare alla proroga. Oggi la discussione sul rinnovo delle concessioni balneari si inserisce in un contesto diverso da quello in cui cominciammo a discuterne in maggioranza”.

Lo scontro con Balata. E proprio il tema dei balneari ha portato a un acceso scontro verbale nella riunione di maggioranza di lunedì in videoconferenza. A scagliarsi contro Biscu il placido assessore al Turismo, Marco Balata. Tutta colpa di alcuni post sui social pubblicati da persone vicine alla consigliera in favore della proroga al 2033, contestata invece da Nizzi. Che Balata non ha gradito e di cui ha chiesto conto alla collega di maggioranza.

Il caso Desole. Anche sul caso Desole e sulle offese in diretta streaming alla responsabile del Centro anti-violenza, Biscu ha una idea diversa dalla sua maggioranza. In particolare sulla gestione del grave fatto. “Patrizia è una cara amica, ma anche se non lo fosse stata le accuse che le sono state rivolte sono gravi – precisa -. Capisco che si possano fare delle gaffe, ma tutto va saputo gestire. Pur non competedo a me,  la prima cosa che ho fatto appena ho sentito quelle parole è stato chiedere scusa alla consigliera Desole a nome del Consiglio comunale”.

Libertà di critica.  La scelta di Biscu è anche legata al desiderio di avere più libertà di critica. “Personalmente non ho mai avuto limitazioni nel manifestare il mio pensiero – chiarisce -. Il fatto di essere un gruppo unico in Consiglio comunale non ha però aiutato la dialettica interna. Solitamente ci sono più anime nella stessa maggioranza e questo fa bene al dialogo. In questa fase serve una assunzione di responsabilità, uno sguardo diverso, e su più fronti, per supportare e allertare la maggioranza su altri temi. Il nostro tessuto sociale è in sofferenza, manca il lavoro, la stagione turistica è incerta, ci sono vertenze di lavoro aperte come Air Italy. Occorre uno sguardo doppiamente attento per capire come sostenere la città nell’immediato, ma anche dopo. Fuori dal gruppo di Fi, ma in parallelo credo di poter avere uno sguardo critico, ma anche di poter essere di stimolo ai colleghi stessi. Credo che lo spirito di collaborazione non verrà meno tra noi. Spero che capiscano la bontà della mia decisione. E che altri si uniscano a questo progetto che resta nell’ambito del centrodestra, ma con uno spirito di visione critico e costruttivo”.

 

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