porto san paolo
Lunghe file davanti all’ufficio postale aperto “a singhiozzo”
PORTO SAN PAOLO. Piccolo e angusto, l’ufficio postale di Porto San Paolo scoppia. A causa delle limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria, l’ufficio apre al pubblico solo tre volte alla settimana...
08 maggio 2020
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PORTO SAN PAOLO. Piccolo e angusto, l’ufficio postale di Porto San Paolo scoppia. A causa delle limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria, l’ufficio apre al pubblico solo tre volte alla settimana e in quei giorni naturalmente si verifica una concentrazione di persone tale da creare code e pericolosi assembramenti di persone in attesa del proprio turno all’unico sportello. Protestano gli abitanti del paese e dei piccoli centri (Azzanì, Trudda, Berchiddeddu) che non hanno un proprio ufficio postale e che inevitabilmente si rivolgono a quello di Porto San Paolo. Gli abitanti lamentano il disagio delle file stressanti e il pericolo degli assembramenti che, paradossalmente, sarebbero proprio il primo rischio da evitare. Sempre gli abitanti di Porto San Paolo (e tutti gli utenti dell’ufficio postale) ricordano che altrove – ad esempio a Padru, paese vicino – il pressing del sindaco Antonio Satta ha portato la direzione di Poste Italiane a decidere la riapertura giornaliera dell’ufficio nel paese di fronte all’oggettivo disagio che l’apertura per soli tre giorni portava alla piccola comunità. Una decisione evidentemente facilitata dall’andamento discendente dei contagi e dall’allentamento dell’emergenza sanitaria che sta portando alla graduale riattivazione regolare di tutte le attività produttive e dei servizi.