SASSARI. Tutto il meccanismo che dovrebbe consentire ai sindaci sardi di anticipare le riaperture di alcune attività ruota attorno a quelle due lettere: Rt. Ma c’è qualcosa che non torna e ieri 10 maggio la prefetta di Sassari, Maria Luisa D’Alessandro, è dovuta intervenire con una lettera ai sindaci dei Comuni della Provincia di Sassari per rimettere un po’ d’ordine nella gerarchia dei provvedimenti.
C’è il rischio che le ordinanze emesse dai sindaci negli ultimi giorni non siano valide: nella lettera la prefetta ricorda i due cardini sui quali devono ruotare tutti gli altri provvedimenti: il decreto legge 19 e l’ordinanza del presidente della Regione del 2 maggio. Dalla lettura combinata dei due provvedimenti «discende che le ordinanze sindacali contingibili e urgenti nella materia non possono essere adottate in contrasto con le norme statali e regionali, a pena di inefficacia». Nella lettera, “di inefficacia” è scritto in neretto sottolineato.
La conclusione della prefetta è lapidaria: «la validità e l’efficacia delle ordinanze (dei sindaci, ndr) non può che essere determinata dalla rilevazione dell’indice Rt». Niente rilevazione dell’indice, niente ordinanza, sembra di capire.
Il servizio completo sul giornale in edicola e nella versione digitale