La Nuova Sardegna

MONTI. Annullata la festa in onore di San Michele arcangelo, il cui culto si professa in una chiesetta campestre, databile fra il Seicento e il Settecento, che dista qualche chilometro dal centro abitato. La cancellazione è dovuta all’emergenza Covid-19 che con le sue rigide ristrettezze normative ha impedito lo svolgersi sia dei momenti celebrativi che sociali: vespri, messe e pranzo offerto dal comitato a un migliaio di convenuti ai piedi della piccola chiesetta campestre. Le funzioni religiose culminavano con la messa della domenica mattina e poi con il pranzo nelle lunghe tavolate già imbandite, predisposte dal comitato, sotto gli alberi, per degustare pietanze tipiche. Questa è stata sempre la festa primaverile d’apertura, delle campestri e paesane, che attirava turisti da altre località per la sua semplicità e accoglienza.

A onor del vero anche un’altra occasione era particolarmente sentita, non solo dalla comunità montina, quando il lunedì di Pasqua, come da tradizione, tantissima gente trascorreva la giornata di festa nel santuario di San Paolo eremita. Due occasioni rinviate a tempi migliori a causa dell’emergenza sanitaria che ha costretto alla “quarantena” anche le tradizioni più profonde e radicate. (g.m.)