La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, il patrono San Simplicio benedice la città da un pick up tra applausi e lacrime

Olbia, il patrono San Simplicio benedice la città da un pick up tra applausi e lacrime

Il corteo solo di auto, aperto dal vescovo Sanguinetti, ha attraversato le vie della città, dal centro alla periferia per diffondere un messaggio di speranza e vicinanza del patrono alla comunità

15 maggio 2020
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OLBIA. Il suono delle sirene segnala il passaggio della statua di San Simplicio, patrono di Olbia e della diocesi di Tempio Ampurias. Il mezzo con il vescovo Sebastiano Sanguinetti e il parroco don Antonio Tamponi apre il corteo delle auto che accompagna il pick up con il simulacro del martire tanto amato dalla comunità gallurese. Inusuale ma comunque emozionante questa processione ai tempi del Coronavirus, con un percorso a sorpresa per evitare assembramenti. Dal centro fino alla periferia. Da Corso Umberto a via Vittorio Veneto passando per via Roma fino a viale Aldo Moro, via Vignola, via Veronese. Per provare a colmare l'assenza di quelle celebrazioni e quell'atto di fede centenario che la pandemia ha sottratto alla comunità.

La giornata di festa era cominciata con la messa a porte chiuse nella basilica di San Simplicio. Una celebrazione riservata dal vivo a poche persone. Per tutti gli altri la diretta televisiva o in streaming. Toccante l'omelia del vescovo Sebastiano Sanguinetti, costruita sulla parola speranza. Concetto che ha ribadito anche in diretta su Gallura live mentre attraversava la città in processione.

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"Questo passaggio ci ripaga di tutte le privazioni che abbiamo dovuto affrontare in questo periodo - dice il vescovo Sanguinetti -. Il sorriso delle persone che si affacciano alle finestre, i tanti ringraziamenti dai balconi e da bordo strada della gente che accoglie con gratitudine questo passaggio, è il segno piu bello ed eloquente di quanto la città di Olbia sia legata a San Simplicio. Ma anche che le tante privazioni, le tante sofferenze e le tante paure che hanno caratterizzato questo tempo volgono al termine. La parola centrale di questa giornata è speranza, che vuole dire fondare la nostra vita sulla certezza che Dio è la nostra speranza. Ed è Cristo che ci indica anche la strada perchè questa speranza si realizzi. E la strada è quella della fede e della carità. Questo è l'augurio che intendo rinnovare a Olbia e alla diocesi". (serena lullia)

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