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Crociere, estate nera a Olbia: le navi sono ferme e addio stagione 2020

di Giandomenico Mele
Crociere, estate nera a Olbia: le navi sono ferme e addio stagione 2020

La compagnia tedesca Marella Cruises ha sospeso gli accosti. Gelo all’Isola Bianca: ora anche luglio e agosto sono a rischio

17 maggio 2020
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OLBIA. La prima ad aver alzato bandiera bianca è stata la Marella Cruises. La compagnia croceristica del colosso turistico tedesco Tui ha inviato una stringata mail a tour operator e agenzie di viaggi per comunicare che le crociere in Sardegna saranno sospese per tutto il 2020. Significa che l’effetto coronavirus rischia di avere un impatto tremendo sul mercato croceristico di Olbia. L’Isola Bianca perde sette approdi della Marella Discovery 2, ma comincia a fare i conti con la concreta possibilità che per le crociere si guardi direttamente al 2021. Princess cruises, Holland America line e Seabourn cruise line hanno cancellato l’intera stagione estiva europea 2020. I tre marchi del gruppo Carnival si sono arresi agli effetti della pandemia.

Lockdown crociere. Per il momento le compagnie ragionano mese per mese. Maggio e giugno sono già saltati. Ma luglio e agosto diventano ormai una chimera. Le grandi compagnie americane non hanno intenzione di navigare. I colossi del mare sono ormeggiati tra i Caraibi e Miami, non c’è il margine per poterle mettere in moto. Tutto viene congelato. Esistono delle indicazioni di massima, ma sono scritte sull’acqua. Il coronavirus sta azzerando tutto e non si sa quando si potrà ricominciare. Anche lo spostamento ad altre date nel 2020, settembre e ottobre per esempio, non è sicuro.

La crisi. Una tragedia commerciale per un settore che beffardamente per il 2020 veniva indicato in crescita. Il 2020, infatti, avrebbe dovuto essere un anno da record per il traffico crocieristico negli scali nazionali. Il report di Risposte turismo, illustrato a Cagliari nei mesi scorsi in occasione della nona edizione dell'Italian cruise day, parlava di 13,7 milioni di passeggeri movimentati (+6,2% sulle stime già positive di chiusura del 2019). «Le navi da crociera sono ferme. Non ci sono certezze, ma l’impressione è che fin quando non si troverà un vaccino il grosso del traffico sarà bloccato. L’evoluzione dell’epidemia da Covid-19 preoccupa soprattutto per gli effetti sul nord Europa, dalla Germania fino all’Inghilterra – conferma Aurelio Spano, agente Unimare –. Aida ha cancellato tutti gli sbarchi, lo stesso per Silver sea cruise. In questo momento le grandi compagnie sono ferme. Hanno difficoltà a riorganizzarsi, devono ricostituire l’equipaggio prima di poter partire e si parla di migliaia di persone. I protocolli sanitari non sono ancora sicuri e tutto lascia pensare che ci siano grosse difficoltà a riprendere nel giro di pochi mesi».

L’Isola Bianca. Il porto di Olbia da maggio a dicembre rischia di perdere 54 accosti di navi da crociera. L’ultimo sbarco era previsto per il 16 dicembre con Amera, proveniente da Monaco e diretta a Trapani. Per quanto riguarda le due compagnie più popolari in Italia, Costa crociere e Msc, la prima ha annunciato la ripresa dell’attività a inizio luglio, la seconda il 10 luglio. Si tratta, ovviamente, di date che dipendono dalle decisioni adottate dai singoli governi in materia di prevenzione. Certo è che, per lo straordinario peso che le crociere hanno sull’economia del Paese e delle città portuali in particolare, la speranza è che il fermo sia il più breve possibile.

I numeri. Un danno enorme per Olbia e la Sardegna. Lo stop delle crociere arriva dopo un 2019 da record, con oltre mezzo milione di crocieristi in Sardegna, circa 250 toccate nave all'anno e un appeal sempre più forte sul mercato internazionale. L'anno record era stato il 2017 con circa 576mila passeggeri e un incremento del 21,5% sul 2016. Il piano accosti del porto di Olbia nel 2020 aveva ricalcato quello del 2019, con oltre 60 approdi e un numero di passeggeri previsto in linea tendenziale con il 2018 e il 2019. Nel 2018 l’Isola Bianca aveva visto aumentare il numero di passeggeri sbarcati dalle navi da crociera del 16% rispetto al 2017: 110.500 passeggeri contro i 95.660 dell’anno precedente. Circa 15mila persone in più, il cui numero crescente è stato confermato nel 2019.

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