La Nuova Sardegna

Olbia

Spaccio nel centro di accoglienza per stranieri di Trinità d'Agultu: 8 arresti

Spaccio nel centro di accoglienza per stranieri di Trinità d'Agultu: 8 arresti

I clienti arrivavano da tutto il Nord Sardegna. L'indagine dei carabinieri è durata cinque mesi

22 maggio 2020
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TRINITA' D'AGULTU. Questa mattina, all’alba, i Carabinieri della Compagnia di Valledoria, coadiuvati dai colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna, dal Nucleo Cinofili di Abbasanta e da Carabinieri del Comando Provinciale, hanno eseguito 8 ordini di custodia cautelare in carcere emessi dal Gip del Tribunale di Tempio Pausania nei confronti di altrettanti cittadini nigeriani, E.F.O. classe ’92, E.G. classe ’97, E.S. classe ’84, I.M. classe ’98, E.A. classe ’94, L.J. classe ’97, B.E. classe ’87, O.S. classe’88, tutti ospiti presso il centro di accoglienza stranieri di Trinità d’Agultu.

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Questo l’epilogo di un’indagine antidroga durata circa cinque mesi, diretta in prima persona dal Procuratore della Repubblica di Tempio Pausania, Gregorio Capasso, e nata a seguito del preoccupante ritrovamento, nei pressi del centro di accoglienza stranieri della località “La Paduledda” a Trinità d’Agultu (SS), di numerose siringhe normalmente utilizzate dagli assuntori di eroina. I servizi di controllo effettuati dai Carabinieri avevano sin da subito permesso di accertare la presenza di una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti, sia al dettaglio che “all’ingrosso”, proprio all’interno del centro di prima accoglienza di Trinità.

Gli acquirenti, quasi tutti italiani provenienti da tutto il Nord Sardegna, previ accordi presi con i pusher, si avvicinavano al cancello del centro e dopo aver consegnato il denaro, ricevevano in cambio le dosi, fino a quel momento occultate in bocca dai cedenti pronti ad ingoiarle qualora si fosse verificato un blitz da parte delle forze dell’Ordine. Alcuni di loro, addirittura, talvolta ponevano in essere un vero e proprio “baratto di stupefacenti”, pagando il corrispettivo della dose di eroina con stupefacente di tipo marijuana.

Nel corso dell’indagine, in totale, i Carabinieri della Compagnia hanno arrestato 15 persone, ne hanno denunciate 2 e ne hanno segnalato amministrativamente, quali assuntrici, numerose altre. A diverse di queste ultime, per tale motivo, è stata anche ritirata la patente di guida. Oltre all’esecuzione degli ordini di custodia cautelare in carcere per gli 8 cittadini nigeriani, su delega della Procura della Repubblica di Tempio Pausania, questa mattina sono state effettuate anche una quindicina di perquisizioni in tutto il nord della Sardegna. Tra le persone arrestate durante l’indagine ve ne sono 3 che, a seguito di rito abbreviato, il 19 maggio scorso sono stati condannati a 2 anni e otto mesi. Complessivamente, durante il corso dell’indagine, caratterizzato dell’effettuazione di numerosi controlli e perquisizioni, gli inquirenti hanno sequestrato più di 2 chili di stupefacente, tra eroina e marijuana. Il sodalizio, formato da cittadini nigeriani ospiti del centro, si riforniva principalmente da un connazionale dimorante a Sassari, anch’esso finito in manette.

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