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Olbia

Olbia, multe Ztl annullate dal giudice. Nizzi: "Ricorsi politici"

Olbia, multe Ztl annullate dal giudice. Nizzi: "Ricorsi politici"

Su 111 mila verbali per la violazione delle norme della zona a traffico limitato, pagate 38mila per oltre 3 milioni di euro. Hanno fatto ricorso in 4135

28 maggio 2020
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OLBIA. Ricorsi di natura politica. Il sindaco Settimo Nizzi introduce una nuova fattispecie giuridica. E la cuce addosso ai ricorsi al giudice di pace, molti dei quali accolti, contro le multe della Ztl al centro storico. Il Consiglio comunale approva 50 debiti fuori bilancio, poco meno di 15mila euro che l’ente locale dovrà pagare per le sanzioni annullate.

Esultano le opposizioni che sin dall’inizio avevano criticato le modalità con cui era stata introdotta la zona a traffico limitato. Di fretta, con pochi cartelli stradali e con quel “varco attivo” fuorviante. “E altre sentenze arriveranno – spiega il capogruppo di opposizione, Rino Piccinnu -. Troppo poche rispetto a quanti cittadini hanno invece pagato fidandosi delle parole del sindaco. Questa è l'ennesima brutta figura di questa amministrazione”.

“Sono molto vicino ai cittadini che seguendo le incaute parole del sindaco hanno pagato multe illegittime – commenta il consigliere Davide Bacciu -. Ricordo bene le sue parole quando invitava gli olbiesi a non fare ricorso e definiva l’azione delle opposizioni una vergogna, accusandoci di voler fare legna in chiave elettorale. Tutte le minoranze per settimane chiesero al sindaco di fermare le auto, di mettere un presidio della polizia locale per avvisare gli automobilisti disattenti o delle transenne. In realtà c’era la volontà di non venire incontro al cittadino”.

Nizzi replica senza troppi giri di parole. “Ricordo bene le persone che passavano nella Ztl per sfottere. Tutti conosciamo le motivazioni del ricorso, so i loro nomi. E la stragrande maggioranza ha fatto ricorso per motivi politici. Buona parte dei cittadini, quelli che sono la forza di questa comunità, non hanno pagato perché allora non avevano i soldi o perché la loro auto era guidata dalla moglie o dai figli. Ricordiamo tutti il caso del ragazzo neopatentato che aveva preso 53 multe e se ne era vantato goliardicamente sui social”.

Nizzi dà poi qualche numero. Oltre 111 mila verbali per la violazione delle norme della Ztl, pagati 38mila per oltre 3 milioni di euro. Hanno fatto ricorso in 4135. “Io sono una di quei tonti, come ci ha definito il sindaco che ha preso la multa per la Ztl – dice Maria Teresa Piccinnu, M5s -. Perché all’inizio l’indicazione varco attivo era sbagliata e la segnaletica insufficiente. E ho anche pagato. Noi non siamo mai stati contro la Ztl, ma contro il modo con cui è stata introdotta, di fretta, e per come è stata gestita nella fase della contravvenzioni, con un atteggiamento di chiusura verso i cittadini. Non si può rimediare a quanto accaduto ma almeno io chiedo al Comune un atto di coraggio. Utilizzi parte dei soldi delle multe Ztl per aiutare le imprese in difficoltà a causa dell’emergenza Covid”. (serena lullia)

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