La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, arrivano al porto ma la nave non c’è

di Walkiria Baldinelli e Serena Lullia
Olbia, arrivano al porto ma la nave non c’è

Una famiglia ha scoperto all’Isola Bianca che la tratta per Livorno era stata cancellata. La compagnia: «Problemi logistici»

08 giugno 2020
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OLBIA. Biglietto in mano. Partenza sabato alle 10 per Livorno con la Grimaldi. Ma all’arrivo all’Isola Bianca la nave non c’è. Per una famiglia composta da padre, imprenditore turistico teresino, madre e figlio, il viaggio per la Toscana si ferma al porto. Rinviato a questa mattina. «Signore ha ragione – risponde con cortesia mista a imbarazzo un addetto ai servizi del porto –. La nave sarebbe dovuta partire alle 10, ma non è nemmeno arrivata». La famiglia non è la sola ad aspettare in banchina. Ci sono altre auto in fila all’imbarco. L’imprenditore chiama il centralino di Grimaldi per sapere cosa sia successo. Nessuna risposta. Alla biglietteria della stazione marittima gli viene spiegato che la corsa era saltata. Il disservizio della famiglia viene raccolto da Roberto Rossi, portavoce di “Gallura turismo”, associazione che mette insieme una sessantina di imprenditori dell’industria delle vacanze. «La stagione è iniziata da pochi giorni – dice Rossi – e già abbiamo raccolto numerose segnalazioni di persone che, biglietto in mano, sono state lasciate a piedi al porto, senza alcun preavviso né assistenza. Come associazione siamo impegnati per favorire e incentivare i turisti a scegliere questa destinazione attraverso investimenti in campagne promozionali e pacchetti all-inclusive. Se poi però si verificano questi disagi tutti i nostri sforzi vengono azzerati».

Dalla Grimaldi, il responsabile per la Sardegna della compagnia di navigazione Eugenio Cossu spiega che la partenza cancellata di sabato è legata a problemi logistici. «Si è trattato di un disguido nella comunicazione – dice –. Gli altri 60 passeggeri che avrebbero dovuto imbarcarsi sono stati avvisati via sms o via mail. La nave non è partita da Livorno per motivi logistici. I passeggeri potranno partire lunedì mattina, sempre alle 10 o chiedere il rimborso del biglietto della corsa saltata».

La parole non cancellano però i disagi. Ed è su questi che insiste il portavoce di Gallura turismo. «Le compagnie devono smettere di creare situazioni che penalizzano un comparto già pesantemente colpito dalla pandemia – sottolinea –. Ci stiamo impegnando in ogni modo per far arrivare il turista, ma ognuno deve fare la sua parte. Non possiamo pensare che le compagnie spostino le partenze in base al numero di passeggeri, lasciando i clienti in sospeso fino al giorno prima. Non è ammissibile. Un nostro socio ha avuto un disagio simile la scorsa settimana. Si sarebbe dovuto imbarcare la mattina da Olbia invece, una volta al porto, gli è stato comunicato il rinvio della partenza alle 21,30. Siamo tra le mete più ambite del Mediterraneo ma non basta. Il trasporto marittimo, che tra l’altro non è a buon mercato, deve funzionare».

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