La funzionaria accusata di peculato, Borutta sotto choc: «Sempre gentile e professionale, siamo increduli»
La ragioniera che comprava borse griffate e argenteria coi soldi del Comune è stata sospesa. Il sindaco che ha presentato la denuncia: «Aspettiamo l’esito delle indagini»
Borutta E’ una comunità incredula quella di Borutta che oggi, sabato 10 maggio, ha scoperto dai social che una funzionaria del Comune era accusata di peculato per aver sottratto dalle casse dell’ente circa 360mila euro.
Alle 13 il paese è quasi deserto. «Siamo scioccate – hanno commentato due donne sedute su una panchina nella via principale del paese – Non avremmo mai sospettato niente del genere. Abbiamo letto la notizia nel sito internet della Nuova Sardegna un’ora fa e ci siamo ritrovate qui fuori proprio per commentarla. Conosciamo la signora e ci è sempre sembrata una persona perbene. Per nulla eccentrica, vestita in modo sobrio, gentile e molto brava nel suo lavoro».
Eppure, secondo quanto emerso dalle indagini del Nucleo di Polizia economico-finanziaria, la dipendente (che ha 57 anni e vive a Sassari) autorizzata a operare sul conto di Tesoreria del Comune, avrebbe effettuato numerose disposizioni di pagamento a favore del proprio conto personale tra il 2021 e oggi, per un totale di oltre 360mila euro.
Ma non solo. Gli inquirenti le hanno infatti sequestrato 52 borse e accessori di famosi marchi di lusso come Louis Vuitton, Gucci, Prada, Twin Set e oggetti di arredamento in argento per complessivi 13,5 chili.
«Se le cose stanno così – dicono alcuni avventori di un bar – è sicuramente molto grave perché quei soldi di cui lei si sarebbe impossessata li ha chiaramente tolti ad altri, ossia gente del paese che aspettava mandati di pagamento. Questa signora lavora qui nel nostro Comune da tantissimo tempo, forse addirittura vent’anni, e non avremmo mai immaginato potesse comportarsi così».
Le indagini sono partite da alcune anomalie segnalate dalla banca e da una denuncia presentata dal sindaco Silvano Quirico Salvatore Arru che si era evidentemente reso conto della presenza di ammanchi ingiustificati e procedure poco chiare.
Il primo cittadino, per il momento, in attesa dello sviluppo delle indagini della Finanza, preferisce non rilasciare dichiarazioni. «Rispettiamo il lavoro degli investigatori e se avremo qualcosa da dire lo faremo solo quando l’inchiesta sarà chiusa».