La Nuova Sardegna

Olbia

AGLIENTU 

Anche il blues può attendere annullato il Summer festival

di Sebastiano Depperu
Anche il blues può attendere annullato il Summer festival

AGLIENTU. Salta al 2021, l'"Aglientu Blues Summer Festival". Ogni anno era un evento carico di musica, magia, pubblico e qualità. Ma l'epidemia da Covid-19 ha messo le ganasce alla macchina...

11 giugno 2020
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AGLIENTU. Salta al 2021, l'"Aglientu Blues Summer Festival". Ogni anno era un evento carico di musica, magia, pubblico e qualità. Ma l'epidemia da Covid-19 ha messo le ganasce alla macchina organizzativa del festival: troppe restrizioni, troppe norme da rispettare. Giuste ma non sostenibili per l'associazione di Aglientu.

«E' un arrivederci - dicono dall'associazione culturale organizzatrice de La Muita - È inutile negarlo, le prescrizioni che sono state giustamente imposte dalla legislazione nazionale sugli spettacoli dal vivo per la tutela della sanità pubblica sono, almeno per noi, difficili da rispettare. Le nostre infrastrutture, la forza lavoro e la capacità economica, nonostante i nostri sforzi e l'istituzione che abbiamo accanto a noi, prima di tutto il Comune di Aglientu e la Regione Sardegna, non sono in grado di garantire gli standard minimi necessari per proteggere gli artisti, il pubblico e la nostra salute. Pertanto, dopo dodici gloriose edizioni, questa pandemia ci costringe a fare una piccola sosta».

Ma i ragazzi dell'associazione di Aglientu non si perdono d'animo e spiegano che, in ogni caso, non si fermeranno. Anzi. «Cercheremo di sfruttare al massimo questa fermata studiando ora possibili scenari per l'edizione del prossimo anno e ritornando più forti di prima. Da tutti i membri dello staff de La Muita arriva il ringraziamo all'istituzione che, finora, ci è stata vicina: il Comune di Aglientu. Senza dimenticare le attività economiche dell'area che contribuiscono puntualmente significativamente al successo della gestione; la Slang Music di Giancarlo Trenti con cui ora abbiamo una relazione fraterna e non un semplice rapporto di lavoro; il servizio d'arte musicale di Paolo Cabriolu; tutti i membri e sostenitori del festival che, ogni anno, lavorano per un evento che è diventato, anche grazie a loro, realtà nella scena nazionale blues. E poi ringraziamo soprattutto la "gente del blues", perché senza la loro stima, presenza, carica emotiva che accende ogni anno il pubblico del festival, tutto questo non sarebbe possibile». Dunque, non è un addio ma solo un “arrivederci" al prossimo anno «più forti di prima».

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