La Nuova Sardegna

Olbia

Più posti di terapia intensiva in tutta la Sardegna, ma non in Gallura

Più posti di terapia intensiva in tutta la Sardegna, ma non in Gallura

Il consigliere Meloni: "Previsti per tutti gli altri ospedali sardi ma non per il nostro territorio. L'assessore regionale e la giunta rivedano subito questa decisione"

12 giugno 2020
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OLBIA. La Gallura ancora una volta Cenerentola della sanità. L’ospedale Giovanni Paolo II non avrà un solo posto in più di terapia intensiva e sub intensiva. La Regione esclude Olbia e la Gallura dal piano preliminare di riorganizzazione della rete ospedaliera in emergenza Covid, il programma che prevede il potenziamento delle strutture ospedaliere in vista di una possibile recrudescenza del virus.

Gallura esclusa. “Ancora una volta la giunta regionale e l’assessore alla sanità assumono importanti decisioni per la sanità ma un territorio nevralgico della Sardegna viene completamente ignorato - attacca il consigliere regionale Giuseppe Meloni -. Evidentemente non considerano la Gallura meritevole di attenzione dal momento che non riconoscono a questa parte di isola nuovi posti letto di terapia intensiva e sub intensiva, le relative apparecchiature, risorse economiche e umane per i presidi ospedalieri e la gestione dei trasporti secondari”.

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Interrogazione. Meloni ricorda come la Gallura, pur in un periodo delicato come il post Covid, sia comunque il territorio con il 70 per cento delle strutture ricettive dell'intera regione, porti commerciali, porti turistici, uno dei più importanti aeroporti d’Italia. E annuncia una interrogazione in Consiglio regionale. “La giunta riveda immediatamente questa assurda decisione - conclude Meloni - e preveda senza indugi il potenziamento dei posti di terapia intensiva e sub intensiva anche in Gallura. Chiedo ai colleghi del territorio che siedono tra i banchi della maggioranza di sostenere l'ennesima sacrosanta battaglia a difesa di un territorio troppe volte bistrattato dalla Regione”. (serena Lullia)

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